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Anche oggi, visto il freddo mattutino (sia pure attenuato) in attesa di un minimo tepore, decidiamo per una passeggiata. Seguendo i consigli del Giornale della Mattina che ci troviamo sul tavolino per colazione, decidiamo di andare alla Jausenstation Vergor, una baita, che tra l’altro non e’ ancora aperta, e quindi niente cappuccino. La passeggiata dura un’oretta ed e’ tutta in salita,

ma il panorama e’ mozzafiato, una volta arrivati.


Scendiamo in fretta incrociando frotte di slittinisti, che qui e’ quasi una religione e non solo per i bambini. Tantissime -infatti- sono le piste dedicate solo agli slittini. Non solo, vediamo anche 2 appassionati del telemark che risalgono una pista mentre decine di sciatori classici scendono a randanella, sfiorandoli a piu’ riprese. Ma nessuno dice loro nulla, evidentemente e’ normale… Ora fa quasi caldo (4 gradi!) e decidiamo di fare un po’ di fondo, facendo un bel pezzo di pista verso Neustift, ma a Kampl (3 km) la stanchezza e’ troppa e torniamo indietro. Inutile dire che quando si e’ stanchi si cade, 2 volte, e stavolta lancio gli sci molto incavolato, urlando come un ossesso per il nervoso. Specie se cado stupidamente o perche’ sbatto la faccia contro una capanna, perche’ non riesco a fermarmi (e nanche a curvare, rallentare, fare una discesa….)

Meno male che la merenda dell’hotel placa tutte le delusioni, e dopo un bel pezzo di wurstel (dal colorito classico, stavolta) con senape, una fetta di strudel e la birretta, sarei quasi pronto a ricominciare. Ah, no, prima la sauna, sperando di non ritrovarmi nel solito club di nudisti… Ad ogni buon conto (per Gianni che mi ha mandato un SMS preoccupato) io non porgo mai le spalle…

La camminata
La sciata

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