Album delle Sfighe

Il vostro com’e’? Come l’album dei calciatori (malanni e acciacchi), ovvero sempre le stesse faccie che si rimescolano un po’? O come il mio cioe’ come quello delle monete o dei francobolli, ogni anno si aggiunge un folder e una nuova serie. Ed ecco la novita’ (il nuovo folder, cioe’) ai piedi: l’occhio di pernice (callo cutaneo, in genere localizzato su una delle dita dei piedi, caratterizzato da una piccola depressione a cratere sulla sua sommità, talvolta sede di infezione).

Credo che l’ultima volta che ho sentito parlare di occhio di pernice da persone a me familiari sia stato oltre 20 anni fa, quando ancora si diceva “vado dal callista (ora si direbbe podologo) perche’ ho un callo che quando cambia il tempo mi fa male“. Bene, ora abbiamo sperimentato anche questo. Ieri sera, quindi Carla con perizia podologica ha sbucciato il calletto ed oggi ho potuto correre.

Intanto ieri scampagnata di un oretta in bicicletta con Lucianone, uno dei nuovi stregati dalla triplice (a 48 anni, e’ proprio vero che nel Triathlon l’eta’ non conta…) che dopo aver piazzato un 3 ore e 30 alla maratona di Londra lo scorso 13 aprile e’ rimasto stregato dall’Ironman, ma com’e’ nel suo stile vuole iniziare per gradi, percio’ lunedi sara’ al via dello Sprint di San Giovanni. Intanto gli ho insegnato qualche esercizio e abbiamo fatto un po’ di fatica pedalando su per via Casaglia.

Prima avevo fatto un salto alla piscina Cavina per fare un po’ di vasche sotto l’occhio vigile di Ettore, che ha colto alcuni aspetti che limitano la mia performance a nuoto. E che prontamente cerchero’ di correggere.

In serata Ruggio ha sperimentato nuove tecniche di allenamento, con dei 75m (4) gambe rana, gambe rana rovesciata e l’ultimo 25 a dorso completo. Oppure dei 50 a stile con immersione a meta’ vasca sia all’andata sia al ritorno. Lui dice per fare fiato. Cosi’ come i 10 x 25 rana subacquea. Virate a dorso e a stile con la tavoletta perche’ non gli piacciono le nostre virate.

Oggi invece -complice una bella giornata afosa- ho potuto testare la corsa per abituarmi a Francoforte (almeno a quanto dicono sul meteo degli ultimi anni). 48 minuti piuttosto sofferenti, per via del caldo, appunto. Mentre stasera mi sono fatto anche 26 di km in bici, scoprendo le gambe in totale pappa. Niente di che, solo un Botteghino e ritorno. Ma mi sono sembrati 100 km.

La bici di oggi (non disponibile per problemi di upload)

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