Ma oggi ero veramente pronto. Resettata la pedivella (caratteristica dell’SRM) che serve per allineare la forza fra il meccanismo ed il monitor, sono partito in carena per Pesaro. Itinerario piu’ facile, la statale SS 16, ovvero l’Adriatica che presenta la sola salita di Siligata come difficolta’. L’intenzione era di fare due volte il bastone Gabicce-Pesaro, ma al ritorno mi sono infilato per San Giovanni in Marignano e poi Coriano. 60 km sotto il solleone, ma con risultati interessanti.
No, non posso chiedere all’Enel di attaccare la bici al contatore: 139,9 watts medi (in 59,07 km e 2.16.32 di pedalata) con una punta massima di 233,3 watts non ci accendo neanche un’abatjour 3 minuti. (Oddio non sono ferratissimo in questo campo, ma lo dico per i risultati modestissimi che ottengo in bici). Inoltre e’ sempre umiliante in riviera trovarsi decine di ciclisti che mi sverniciano come fossi fermo (uno mi superato sul piano con una specialissima senza problemi che facevo i 38kmh!), ma qui prima ancora che cammini ti mettono su una bici (da corsa).
Comunque scaricati dati sul computer il software ha sfornato tutta una serie di grafici da cui si desume che: oltre alla potenza, com’e’ detto, la cadenza media e’ stata di 71,1 rpm, la frequenza media 132,2, la velocita’ (sempre media) di 27,69 kmh, il consumo e’ stato di 1074 kj, la temperatura di 29°. Insomma c’e molto da studiare, anche.