Per anni c’e’ stata battaglia legale fra me e la facolta’ per le feste che finivano al sorgere del sole, allarmi che suonavano random, ma sempre nel cuore della notte, donne delle pulizie caciarone e sgarbate che facevano volare banche e sedie da un lato all’altro della aule (in un range specifico di tempo, sempre fra le 6.25 e le 6 e 55 del mattino), e il mio avvocato ha dato da fare agli avvocati della facolta’, affinche’ il mio riposo fosse disturbato il meno possibile.
Diciamo che da un paio di anni, quando cioe’ la polizia ha svolto indagini a seguito di mia denuncia per l’ennesimo allarme notturno di durata illegittima, la situazione e’ migliorata, con il solo allarme anti incendio a suono vivo (e non temporizzato, ma non connesso con i Vigili del Fuoco) e feste nell’aula C che terminano quando neanche la carrozza di Cenerentola torna zucca. Pero’ con queste occupazioni degli ultimi tempi (anche se la scuola non ha pace da anni e ogni pretesto e’ buono per fare casino) la preoccupazione che il patto non venisse rispettato e’ alto.
Ieri sera, infatti, la festa e’ durata piu’ del previsto (fino all’una e mezza), con bonghi (ah, se scopro l’inventore…!) scatenati soprattutto vicino alla famosa finestra (aperta, ovvio, fa caldo di questi tempi) che da sul cabedio sotto la finestra di camera mia. Premesso che non ho la possiblita’ di cambiare stanza, perche’ l’altra lato della casa da sulla strada (Strada Maggiore, una delle piu’ inquinate al mondo, non solo d’Italia) e oltremodo rumorosa per via dei lastroni che tanto piacciono al Sovrintendente ai Beni Artistici e per gli oltre 300 autobus -molti doppi- che ci passano quotidianamente, cio’ che mi chiedo (ed ho chiesto, ovviamente senza risposta dalla Facolta’) e’: ma perche’ cacchio ‘sta famigerata aula C non la possono spostare altrove?