33o Trofeo Nassetti + trentello + foto

O meglio, una parte del Trofeo Nassetti, visto che al bivio della foresteria (poco prima dell’ottavo km) non ce la facevo piu’ e ho tagliato (insieme a Carla) per il traguardo. Certo non eravamo nelle migliori condizioni per affrontare questa gara dopo i bagordi bergamaschi (piu’ sotto una immagine di sabato, noi con Luciano -Laura alla macchina fotografica- sul sagrato della Basilica di Santa Maria Maggiore): subito la salita di San Pietro ci taglia le gambe, e la discesa ci da la botta finale. Io poi avevo in programma un trentello di corsa oggi e non ero particolarmente stimolato a farmi tutti e 12,7 i chilometri. Nel frattempo e’ arrivata la foto dell’arrivo a Valdobbiadene, Granfondo del Prosecco, 28 settembre).

Dicevo del trentello di oggi, dal momento che ho cambiato la tabella di preparazione (ora uso una tabella da runnersworld.co.uk, convertendo i lavori dalle miglia) verso mezzogiorno sono partito dalla Virgin, e subito mi sono fatto -andata e ritorno- della ciclabile dietro Andrea Costa, da Casalecchio alla Certosa, poi sono entrato al Parco Talon (ora della Chiusa), ho percorso la strada privata SAPABA fino alla vecchia autostrada A1, sede oramai deputata dei miei lunghi solitari. Fino al ponte sul Reno, stavolta, dove ho fatto inversione. Com’e’ andata?

Diciamo che lo strazio dei piedi e’ iniziato abbastanza presto. Gia’ al13imo km avevo qualche avvisaglia. Al 18imo (1h 49′ di corsa) prima sosta, con massaggio, giusto prima dell’inversione di marcia. Altre soste al 20imo, 24imo, 28imo, e 29imo. In piu’ qualche camminata, per affrontare le salite ostiche (di ritorno dal Parco Talon un paio di dossi tolgono il fiato). Percorsi 31,64 km, 3h23′, il tempo totale, comprensivo di soste. Passo 6.25/km (la tabella parlava di 30,5 km in 3h15′, passo 6.23/km, ma io allo scoccare delle 3h e 15 avevo percorso 30,4 km!) Quindi primo lunghissimo fatto.

Ne dovrei fare altri 2, mi sa che uno bastera’. Perche’ innanzitutto non ho usato mp3, radioline o altro (ne’ intendo farlo) e quindi mi sono annoiato un bel po’. Ero da solo (e gia’ questo aliena di suo, ma io sono un orso e non mi piace allenarmi con altri). Nel pezzo peggiore (i 15 km della vecchia A1) ho incontrato 2 runners (uno accompagnato dalla moglie in bici) e 2 ciclisti. Anche sulla strada della Sapaba -auto a parte- e nel Talon, poca gente. Insomma due maroni cosi’, ma almeno la tenuta mentale c’e’ (salvo un po’ di panico quando ho realizzato che erano anni che non superavo i 21 km di corsa continua o quasi..). La gamba, diciamo che ha retto fino al 27imo, poi i su e giu’ del parco mi hanno fatto camminare, ma ci sono dei tratti (sul piano) che viaggiavo a 5.30/km.

Il vero, unico problema, insomma, sono i piedi. Non c’e’ scarpa, soletta, supporto che tenga. dopo 1h e 50′, circa 16/18 km mi devo fermare, togliere il (o entrambi) piedi dalla scarpa e massaggiare. Poi posso riprendere a correre, per quanto non so, ma per un po’.

Il Trofeo Nassetti
il Lunghissimo

E qui sotto, come gia’ detto, Carla, Luciano e Federico, a Bergamo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *