Occhi a mandorla

Stamattina niente Vergato (una corsa collinare). Troppo lontano, troppo freddo e una pioggerellina fine. E allora riposo. Giusto un giro prima di pranzo, verso il centro, ma per il resto tanta tv, sport e il primo episodio della trilogia Bourne (lo so e’ roba vecchia, ma siamo in pari con tutti i telefilm: Lost, Grey’s Anatomy, Desperates Housewives, Life on Mars (spettacolare), Csi (Las Vegas, NY), Senza Traccia, Avvocati a NY e Shark. In attesa che Cold Case riparta con i nuovi episodi.

Domani parte la settimana che per i ciclisti bolognesi ha un significato unico: Venerdi, 1 maggio, ci sara’ la Dieci Colli, e le bici sono gia’ lucidate, i cambi tarati e le divise lavate. Fa un certo effetto, comunque, leggere in giro di personaggi che vi prenderanno parte, quando qualche tempo fa questi stessi personaggi le snobbavano ed anzi le tacciavano come non allenanti, o addirittura controproducenti nell’allenamento del triathleta. E’ evidente che le teorie sull’allenamento del triathlon si evolvono, e a certe gare o ad un certo tipo di allenamento ora viene dato l’importanza che per me ha sempre avuto, nello sviluppo di un minimo di capacita’.

Mi verranno gli occhi a mandorla, a furia di stare sulla riva del fiume….

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