Elbaman – domenica

Avete atteso ben 12 ironman, ora potete stappare il millesimato buono. Eh si, mi sono ritirato. Nonostante un nuoto da favola (1 ora e 16, suppergiu’), favorito da un mare piscina: dopo la partenza, un primo giro a 38′, e poi il secondo in contemporanea con la partenza delle staffette: mi sentivo bene, sciolto, lungo e contento, nonostante un mare salatissimo… Poi una bella corsa verso la TZ (300m corsi a manetta, a detta di Luciano, che mi informa anche che Gianni e li’, ma davanti) e alle 8.24 ero in bici. Partenza adagio, agile.

Una parola… Sant’Ilario e’ proprio indigesta, e fa gia’ caldo 34-27 spesso e volentieri. Il ristoro e’ naif, le borracce sono tutte diverse… In discesa recupero un po’. Quando mi reimmetto sulla litoranea, dopo poco vengo raggiunto da Gianluca che mi sprona. Poi batman-Ettore, ma loro hanno solo 90 km…. Arrivano anche altri staffettisti, provetti ciclisti che mi sverniciano la bici.

Su per Cavoli, giu’ per Seccheto, su e giu’ per Fetovaia… Giu’ di brutto a Chiessi e su, molto di brutto. Ma qui basta mettere agile, del resto e’ un 9% quasi fisso per 2 km. Si scende un po’, ma poi riparte prima morbido poi duro per Marciana e per 7 km la stessa musica. Cominciano i problemi di traffico… Pulmann di tedeschi costringono le auto a fermarsi, e noi quasi…

Giu’ verso Procchio ho rischiato di stamparmi su un paio di questi pulmann nei tornanti. Poi cominciano i miei problemi: il cordino del borsino ricambi si rompe, e allora pompetta in gamba sinistra, CO2 nella destra e il tubolare “alla Coppi”, a 8 sulle spalle. Poi il mozzo della ruota posteriore fa i capricci e mi ritrovo la ruota che sbatte contro il forcellino… Sto gia’ decidendo di ritirarmi quando con una bella botta sembra a posto… Cosi’ decido di fare anche il secondo giro, ma il tempo del primo e’ devastante: 3 ore e 4 minuti ( e doveva essere il giro veloce).

Nel secondo su per Sant’Ilario gia’ deliro e devo fermarmi con i piedi in fiamme, su per Chiessi ho la testa bassa e su per Marciana sono bloccato: spalle e lombare urlano di dolore, alzarmi sui pedali mi e’ impossibile, arrivo a secondo giro in 6 ore e 7 minuti, sono fuori tempo, anche tirando (e comunque non ne avevo granche’).

Cosi’ mi ritiro, senza alcun rimpianto. Di piu’ non sarei riuscito. Di questo percorso cio’ che distrugge e’ la ripetitivita’, io mi sono trovato a pensare che se avessi dovuto rifare la salita di Marciana (lunghissima e bastarda, perche’ quando sembra scollinare -visivamente- in realta’ tira al 5/6%!), non ero ne’ pagato ne’ dovevo pagare pegno (come a Lanzarote, per esempio) e quindi serenamente ho concluso la mia gara dopo il secondo giro, un bel gelato da 3 euro e mezzo e una bella doccia. Poi a vedere Gianni che fara’ un tempone, sicuro.

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