Barcelona! (Dia 2)

La prima brutta notizia e’ che Carla ha il mal di gola. E poi sembra un po’ febbricitante. Comunque, dopo una discreta (solo per quantita’) colazione, decidiamo di fare un giro sul mare, per arrivare fino alla Barceloneta. Questa zona e’ stata completamente rifatta per le olimpiadi: prima c’erano baracche ed era una zona mal frequentata. Ora le casette del villaggio olimpico sono state riconvertite e la zona e’ diventata residenziale con sempre una forte componente sportiva e comunque frequentata, ma molto tranquilla e sicura. Le spiagge, in particolare sono molto ben curate (anche ora che e’ inverno) e numerosi i runners sul lungomare, a qualsiasi ora, che si incrociano con i passanti.

Il meteo rimane orribile, oggi oltretutto e’ coperto e le previsioni non escludono la neve anche qui. Arriviamo dunque fin quasi alla Barcelonaeta, ma il freddo ci consente solo un paio di foto…



e di fretta ci imbuchiamo dentro uno dei tanti locali che costeggiano il porto olimpico, il Mochos, dove prendiamo il menu’ degustazione: insalata mista (ottima), anelli di totano fritti (normali) e cozze in una salsa di pomodoro, vino bianco e cipolle (buone!) poi un’altra paella (meno buona di quella di ieri) e per finire una crema catalana. Neanche 16 euro a testa. Nella foto qui sotto il pesce d’oro di Frank Gehry


Nel pomeriggio Carla ha cercato di recuperare la forma e la salute dormendo, io sono uscito alle 6 per una seduta di 20 minuti con la paella che viaggiava nello stomaco. Alla fine anche 4 allunghi, nel freddo. Poi una capatina al market per un pacco di insalata, un panino (vuoto) integrale pompelmo e un altro pezzo di Palma di Santa Eulalia (patrona di Bearcellona), dolce tipico di questi giorni, visto che ne ricorre la festa.

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