Barcelona! (dia 3 – Dia de la Mitja Marato’)

E venne il giorno… Il clima non e’ migliorato, anzi. Stamattina, andando verso la partenza nevicava. Ovviamente io non mi sono portato il kit da inverno e nelle gambe, con i soli pinocchietti, ho freddo ancora con la tuta. Comunque si parte, obbiettivo dichiarato (dal guru) primi 10,5 km a 5.10/km, secondi a 5.00/km. Ok, i primi chilometri vado bene, anche troppo, forse: 5.06-5.07/km nessun problema, ma rallento (non vorrei mai rovinare tutto). Arrivo al decimo con un passo di 5.12/km, ma gia’ ho gli abduttori induriti. Mi domando che cosa ho fatto di male…

Dal 12imo sara’ un calvario: dovro’ camminare 3 volte e per 3 volte mi devo fermare, i crampi e i piedi mi abbandonano. Chiudo in un tempo “normale” di 1.53.51, dopo che l’ultimo chilometro lo faccio pregando che i dolori non mi impediscano di arrivare. Il tempo di stirarmi un attimo, di guardarmi attorno e Carla mi arriva con un sorriso a 32 denti! 1.58.15 per lei, super PB (10′ di miglioramento!) con arrivo spanizzo. Lei che ieri era in dubbio se partire o meno…

Io sono comunque contento, almeno ho finito, il passo, alla fine e’ di 5.18/km, lontano dal 5.05/km cui aspiravo, ma date le condizioni meteo sono comunque contento. Il fiato c’era, la testa, alla fine (nonostante qualche momento di noia), anche. Insomma io e il freddo non ci capiamo. Alla fine neanche (sigh sigh sob sob) una medaglia, ci hanno dato! Solo una bottiglietta d’acqua, una di powerade, una barretta mela ed albicocca e un pacchetto di noccioline.

Alla fine ancora un gran freddo, e a passo svelto torniamo in hotel, io un po’ mogio, Carla non sta nella pelle: sara’ l’adrenalina da risultato? Comunque non ci sentiamo stanchi (ovviamente dopo una doccia calda le gambe -seppur dolenti- sono vive, e decidiamo di andare al Barrio Gotico per congratularci con Vincenzo, arrivato 35imo in 1.12.17, appena un soffio davanti alla vincitrice donna. Davanti ad un Frappuccino di Starbucks, la mia migliore medicina. Ma prima ammiriamo il tentativo di costruzione di una delle colonne umane in onore di Santa Eulalia…

Poi -finalmente, sono le 3 di pomeriggio!- ci sediamo in un locale a mangiare: tapas per Carla montaditos per me: un po’ cari ma molto gustosi… E via ancora… Prendiamo la metro per la Sagrada Familia, che offre la doppia facciata: ci asteniamo dai giudizi su quale la piu’ bella, ma la piu’ “vecchia” sembra essere molto piu’ bella…


Infine, con le ultime forze ci spingiamo fino al Paseig de Gratia per la casa Battlo’ e Amattler…

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