E quindi stamattina, in quel di Lovoleto ero anche -dicevo- fiducioso. Un paesaggio campagnolo di una discreta noiosita’, 4 calvacavia, e poco altro. Un pacco gara infimo (prodotti Crai, cola compresa) e niente medaglia. Meno male che dall’anno prossimo non la faranno piu’. Il problema e’ che non lo so prima, se mi verra’ il dolore: appare -di solito- fra il 10imo ed il (oggi) 13imo km e in poche centinaia di metri devo fermarmi. E quindi se sto facendo una 21, magari su un giro solo, devo finirla, volente o nolente (l’ambulanza, no, dai, e’ troppo…) Obbiettivo odierno, quello mai riuscito se non per meta’: 10,50 a 5.10/km e i restanti 10,60 a 5/km. Oggi, 10,5 km a 5.08/km e altri 2,63 a 4.58/km. Poi, il buio. Sosta 1 per massaggio, e piano B: proviamo a togliere subito il nuovo plantare. Altre 2/3 soste e poi l’ho rimesso, per la disperazione, dopo 5 km. E via arrancando fino al 21imo. La prima domanda e’ come faro’ a finire la Cortina-Dobbiaco (30km)?
Complimenti ad Andrea, alla sua prima 21, spiattellata in 1.35 e spiccioli. E ancora non ha fatto delle ripetute….
Maratonina della canapa