Poi un po’ di discesa, giusto per riprendere fiato, e su di nuovo per un gnocchetto, come li chiamano qui (138m). Ora c’e’ una bella discesa, tecnica, che prelude alla salita piu’ lunga (e faticosa, punte del 10%): Castel di mezzo, minuscolo borgo famoso (anni fa, ora e’ un po’ che non ci vado) per la Trattoria del Pescatore, 190m ancora un po’ di discesa e su fino a Fiorenzola di Focara, dove una procace (dicono) barista accoglie i ciclisti e poco dopo una fresca fontanella permettono una sosta.
Da qui e fino oltre Santa Marina Alta e’ un mangia e bevi sui 120/150m, fino alla discesa fino a Pesaro, che sarebbe facile se il fondo stradale fosse migliore. da qui si puo’ tornare per la stessa via, oppure prendere la SS16 che presenta la “scalata” al Siligata come “GPM”. Cosa che ho fatto oggi, quando ho capito che tornare con il maestrale contro sarebbe stata dura, per il parco. Certo che non e’ stata unapasseggiata, tanto che lungo la discesa da Siligata a Case Badoli, il vento mi ha impeedito di superare i 45 kmh, quando si riescono a toccare i 65/70 kmh.
58 km faticosi perche’ e’ il terzo giorno consecutivo che monto in bici, contento perche’ la forma sta tornando (ma la strada e’ lunga) e le sensazioni sono buone.