70.3 Pescara

Anche quest’anno sono ritornato a Pescara. L’anno scorso eravamo 3 sparuti staffettisti, stavolta siamo venuti in 8, 6 individuali e una staffetta che ha dovuto reclutare il podista (sic!) da un’altra squadra. E per l’occasione maglia speciale. Praticamente esordienti tutti, e tutti -lo dico subito- finisher. 
Ci siamo ritrovati sabato pomeriggio alla fontana di Cascella per una bella foto ricordo e un briefing dedicato, dove con la mia esperienza (solo perche’ ne ho fatti tanti) ho potuto dare i consigli che servivano e fugare dubbi irrisolti dal briefing ufficiale. 
Pescara sta diventando un bell’evento, e fa molto ridere (anche se non ce ne sarebbe) vedere che il sito della Federazione dedica all’evento un misero trafiletto (e solo la domenica sera: suppongo anche perche’ ha vinto un italiano -Daniel Fontana), come se non fosse triathlon. In verita’ uno stand della FITri nell’expo c’e’, gestito da quel vulcano (e ironman fino al midollo) che e’ Federico Girasole. 
Comunque come ha detto qualcuno dell’altro team di Bologna (il Triiron) “c’e’ tutta Bologna, qua!” e difatti siamo in parecchi dalla esse dolce. Certo non come il Flipper di Ascoli che con a loro maglia azzurra coniata per l’occasione sono ovunque, ma le squadre della provincia bolognese sono molto rappresentate. E considerando sempre il costo che ha un evento Ironman…
In serata  ci ritroviamo io, Leonardo, Federico e Carla per una cena sul mare ma a base di carne. Ristorante anonimo ma ottimo cena (Locanda del buon gusto), 21 euro a testa, considerato che abbiamo mangiato un primo, la carne (2 porzioni in 4) e due dita di vino. La notte scivola tranquilla e la mattina mi ritrovo ad aiutare il teso Leonardo ed il tesissimo Roberto, che pero’ arriva poco prima della chiusura della zona cambio. Federico e’ solare, Filippo e Nicola tranquilli (apparentemente), mentre Jacopo e’ un ingegnere, quindi metodico e senza sbavature. Un paio di scrosci d’acqua per darci il benvenuto e umidita’ a palla. Luca Conte, il nostro staffettista della corsa gironzola in zona cambio ed e’ gia’ pronto alla battaglia. Mirco pure. Io no, ma ben presto entro nella parte (ovvero nella muta).

Partono tutti prima delle staffette e riesco anche a vedere molti pro (e pure il Greguratt) uscire dall’acqua. Dai che ora tocca a me. Il mare ‘e un olio, piatto piatto anche fuori dagli scogli, solo che ogni tanto arriva una corrente gelida che mi paralizza. Poi sembra dannatamente lunga! E difatti… Al mio Garmin Forerunner 910XT alla fine (con corsetta iniziale e corsa finale) leggo 2620 metri… Togliendo la corsa finale non scendo sotto i 2450m… Mah… E non e’ stata solo una mia impressione…Ok, ora tocca a Mirco, la bici. Io che mi ero riproposto di andare a mangiare qualcosa, dopo aver fatto la doccia e liberato l’hotel, sono attirato dai primi che scendono dalle bici e inevitabilmente mi metto a guardare e ad incitare. 
Arrivano anche i nostri, Roberto, Leonardo, Federico (che mi innaffia con un bicchiere d’acqua, cosa che prima o poi paghera’ carissima) e Jacopo, gia’ molto affaticato. Dopo 3 ore e 22 minuti (in 95 km!) arriva Mirco dalla bici e parte Luca per la mezza maratona. Proprio mentre il sole picchia forte. Intanto siamo gia’ in zona traguardo e vedo arrivare tutti i nostri, chi piu’ chi meno stanco, ma arrivano tutti. Ed e’ festa grande! Anche il nostro, alla fine in 1 ora e 47 minuti ci consentira’ di fare la nostra corsetta all’arrivo, e dichiararci (squadra) finisher anche per il 2012.

Una trasferta massacrante (per il viaggio, non certo per la mia frazione di nuoto), ma ieri -lunedi- ho comunque provato ad uscire in bici, ma dopo 20 chilometri che lottavo con il vento ho girato la bici e sono ritornato indietro. In serata, comunque anche un seduta di nuoto, sia pure ridotta (30 minuti) con i ragazzi del CUSB per festeggiare Tommaso che ha gareggiato ai mondiali di Riccione. Per me giusto un mille defaticante.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *