Montegrappa, finalmente!

Da quel disgraziato 28 marzo, quando con 27 gradi io e il cinno ci presentammo al cospetto del Monte (scelta l’erta della Vedetta), non ero piu’ riuscito neanche ad avvicinarmi al nostro. Oggi liberatomi in fretta degli impegni alle 10 sono in viaggio verso Padova con una bicicletta di cortesia (poiche’ la Trek dovra’ essere rimessa in sesto e ci vorra’ un po’). Ha montato il 39-27, un po’ azzardato per sperare di domare salite imperve, e dunque (anche perche’ e’ quasi mezzogiorno) decido per la “facile”, la Cadorna da Romano d’Ezzelino. Ventisette chilometri, si, ma almeno al 6% medio (10% massimo) Trovato parcheggio in fretta non potro’ fare il timbro di partenza perche’ Pedrocchi e’ chiuso per turno, ma spero che in cima ce l’abbiano.

 

I due chilometri in mare a nuoto di ieri si sentono, ma tutto sommato reggo bene. Il caldo si fa sentire, ancora a 700m ci sono 32 gradi, ma la vista e’ splendida. 

Fino a meta’ tutto bene, quando dopo un tratto in contropendenza comincio a soffrire (soprattutto il 39). Ma oramai sono qua e arrivero’ fin lassu’, nonostante manchino ancora una decina di chilometri. Alla fine arrivo, stanco, sudato ma felice. 

 

E a quanto pare la gamba ha risposto alla grande, visto che rispetto alla prima volta, (l’anno scorso, il 3 ottobre) ci ho impiegato 17 minuti in meno per la scalata. In serata avevo promesso di “fare numero” per una corsia al Novotel con i Master Cusb e cosi’ sono andato pure a nuotare. Anzi, a fare il bagnetto con un mille variato.


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