Never, never give up (parte I) – Ma vergognatevi! (parte II)

Mai, mai mollare. Sono passati 23 giorni dall’operazione e 24 dall’incidente. Da dieci giorni mi sottopongo alle torture di Giovanni e Giulia per mobilizzare il gomito ed i miglioramenti proseguono. Da lunedi inizio a lavorare in piscina, mentre da mercoledi una nuova fase e’ iniziata con la carrucola: il rafforzamento. Finora la mobilita’ e’ stata totalmente passiva, con la carrucola comincio ad usare la forza.
Ho anche ri-iniziato gli allenamenti, ritornando a fare la tanto vituperata Rotopress, ma visto che non posso uscire in bici (o meglio io ci uscirei, ma devo avere la certezza che la frattura si sia almeno stabilizzata e la placca abbia fatto presa sull’osso) faccio di necessita’ virtu’, facendo adattare il programma alla ridotta possibilita’ in appoggio. Quindi meno forza, ma almeno mi muovo. 
Ma sono deciso -se il medico mi da l’ok- a fare qualche giretto in bici, per capire se Maiorca sara’ fattibile (come nei miei personalissimi programmi) o rimarra’ una chimera. Ho anche cominciato a usare molto meno il tutore, anzi ormai lo uso per proteggere il gomito, e quindi solo quando vado in giro in luoghi affollati, in autobus e…… per correre. Si, oggi, -finalmente- ho anche ricominciato a correre. 
 

 

Una quarantina di minuti, poco piu’ di 6 km, ma un senso di gioia infinita. Ho pensato al papa’ di J., che sta combattendo la battaglia della vita, ho pensato a M. pure lui in gara, perfino al mio investitore, che possa un giorno patire la mia sofferenza (ovviamente moltiplicata alla n). E la forza mi fluiva dentro facendomi dimenticare il (solito) male ai piedi, e una desueta abitudine alla corsa. Con me Carla, in veste di Gallina in Fuga, che doveva proteggermi se fossi inciampato, ma che in realta’ mi e’ stata sempre dietro.

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Ma vergognatevi! Siete senza ritegno. Ed ho detto tutto.

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