Domani arriva sempre (cit.)

Chiudiamo, con la Maratona di Chicago, la stagione agonistica ufficiale 2014 (anno uno pK, post Kona), che nonostante l’incidente mi ha visto partecipe di 2 mezzi ironman, un Ironman e una maratona. Purtroppo le prestazioni sono state ben al di sotto non solo delle mie possibilita’ ma anche dell’immaginabile. Diciamo che tutta la mia forza interiore si e’ esaurita nella riabilitazione, lasciando ben poche forze mentali per la preparazione fisica e le gare.Con risultati disastrosi.
Passi necessari… Da una parte la ferma volonta’ di riabilitazione per affrontare le gare, dall’altra la consapevolezza di non essere (neanche lontanamente) iin uno stato di forma decente. Ma affrontare le gare mi e’ servito per non sentirmi inutile. “Esserci” era il mantra.
Un particolare ringraziamento alla nostra squadra, il Team Spartans, che in tutto questo anno mi ha sostenuto e coinvolto, negli atleti e soci -nuovi e anziani- che mi hanno dato soddisfazioni immense, chi affrontando e superando la loro prima sfida, chi -non piu’ esordiente- migliorando se stesso. Sempre e comunque con il sorriso. Portando in squadra lo spirito scanzonato e allegro di chi vuole fare sport divertendosi e divertirsi facendo sport. GRAZIE.
Non meno importante a settembre, l’arrivo del nuovo felino, Zabaione, che ha rivitalizzato una casa troppo vuota e silenziosa. In meno di un mese ci siamo affezionati tantissimo a questo mostriciattolo tutto corse e giochi.
Ed ora? Ah, beh adesso inizia il bello. Le sfide non sono finite, ora -anzi- ricominciano. Prima di tutto ci sara’ da togliere la ferraglia dal gomito (entro l’inizio di dicembre) poi una nuova riabilitazione (molto meno impegnativa) e poi di riparte, con l’anno nuovo, per altri Ironman, sfide podistiche, ciclistiche e natatorie. 

Intanto la nostra tenda fa sempre piu’ spesso capolino alla corse, qui siamo ad Imola, al famoso Giro dei Tre Monti, croce e delizia dell’autunno romagnolo. Ma l’intenzione e’ di presentarci anche in altri contesti, anche al di fuori dell’Emilia. A Imola ero di “vedetta”, recuperando l’allenamento di corsa sia durante la settimana con le lezioni alla novizia (che in poco piu’ di un mese da 20 minuti di quasi passeggio e’ arrivata ad oltre un ‘ora di corsa/run), sia accompagnando Carla in piena passione run. Quindi tre quattro volte a settimana corro. Quanto tempo che non succedeva?
E questa domenica Classica d’Autunno a Riccione, con 9 chilometri tutt’altro che piatti (percorso collinare con passaggio a Scacciano), preceduti il venerdi dal “Classico Giro IF&C“. Perche’ comunque c’e’ un peso da regolare, una pressione che si alza un po’ troppo (e mi faccio un vanto di essere uno che a 51 anni non prende la pillola) e una passione da ritrovare. 
Come quella per la bici, che in autunno mi vede sempre titubante, perche con il freddo non sono mai troppo motivato. Anzi, per nulla, quest’anno. Oh, tornera’ anche la voglia di pedalare.

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