Qualcosa non torna….

 

Decidiamo di fare Natale (un sushi di Zushi Bologna fantastico) e Capodanno a Riccione, e arriva Burian, il vento siberiano che ha portato neve e temperature gelate. Mica volevo 25 gradi, pero’ una temperatura piu’ normale ci poteva stare.

 

Dopo 34 giorni dalla seconda operazione sono qui con la ferita ancora aperta e un principio di infezione. Dopo 40 giorni dalla prima operazione ero a Maiorca a fare un mezzo Ironman. 
Cosi’ dopo una mini ripresa delle corse (perche’ nuotare ancora non si puo’), seguendo il mio programma per la mezza di New York per Carla,

  

sono costretto a fermarmi di nuovo, perche’ “vietato bagnare la ferita, vietato sudare”. Non sono certo felice, e mi sto anche rompendo le balle. Fra 5 mesi saro’ in Texas per un Ironman e la mia condizione fisica e’ indecente.. Ho chili di troppo. Non ho fondo, non sono veloce (beh, non che sia mai stato un fulmine, pero’ un 5 basso al km me lo permettevo), ed ho la necessita’ fisica di fare sforzi, sudare e distruggermi di fatica. 

Niente, fino all’ultimo il 2014 me la fa pagare, e sono (ancora) costretto all’immobilita’. 
Quo usque tandem? La mia pazienza comincia a vacillare….
Ma….. Si. C’e’ un ma. Il team che abbiamo creato e di cui sono il Presidente, l’ASD team Spartans, cresce. Non solo localmente. A Bologna, cioe’, ma si sta facendo strada anche in altre citta’, laddove lo spirito Spartans e’ sconosciuto, l’agonismo sfrenato impera e il piacere di arrivare in fondo ad una gara, il gusto della medaglia e della maglia di finisher sono merce rara.

Dove se non sei fra i primi non sei nessuno… No, sei un Spartans. E siamo tanti.

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