NY Half Marathon e Maratona di Roma

Al 35imo km correvo (oddio…. corricchiavo) ancora. E mi chiedevo come fosse possibile. Io odio correre. Mi annoia. Mi fanno male i piedi, a correre tanto. Aveva smesso di piovere da poco, oltre 3 ore di pioggia. Freddo. Si freddo!… Pero’, quando ho deciso, un mesetto fa, di iscrivermi (grazie ad Alessio Guidi con tariffa ultrascontata), la medaglia era una tentazione irresisitibile. Bellissima. 
Eppure sono ancora qua che corricchio… Pero’ sti cavolo di sampietrini…. Nel 2006 era diverso… Erano all’inizio e alla fine. In mezzo tanto asfalto e -soprattutto- tanti monumenti… Il nuovo percorso e’ brutto, si, San Pietro… Piazza di Spagna…. Piazza Navona… Piazza del Popolo… Pero’ anche periferia… Un giro alla Garbatella… alla Garbatellla!!! 
Finisco le energie. Adesso cammino molto e corro poco… Le previsioni che il Tomtom mi dava per un “circaquattrooreemezzo” svaniscono. Pazienza, dopo Chicago in oltre 5 ore, e la mezza a New York, domenica scorsa in 2 ore e 17 pensavo peggio…… molto peggio. 
Si perche’ in effetti a far bella figura a New York un po’ ci tenevo. Ma una colazione sbagliata (probabilmente i nostri delicati intestini non sono abituati al latte di soia,  contrariamente agli yogurt, oramai abituali) ci ha frenato un po’. Comunque meglio della maratona, partenza a Central park, quasi 10 km dentro al parco. Poi giua sud sulla settima fino a Time Square. da li a destra sulla 42ima W fino alla 12iam Ave. Il lungo fiume. Da qui dritti fino a Battery Park, e dopo il sottopasso arrivo posto all’incrocio con Water e Wall Street. 
Freddo, vento e ventimila persone. Mia partenza troppo forte e al settimo km gia’ cammino. Carla in spolvero al decimo mi supera e non la vedo piu’, se non al traguardo. Non riusciamo ad andare allo stesso passo. Mai. Quindi meglio ognun per se. Stavolta ancora di piu’: lei ne aveva io no. Bellissima New York, come sempre bella anche la medaglia.

 

 

 

 

Siamo ritornati presto in hotel (con un taxi), e abbiamo deciso di provare uno dei tanti ristoranti cui Lidia e Joe Bastianich danno il nome. Becco. Le recensioni non sono eccezionali, ma essendo anche il piu’ vicino rischiamo. Volevamo la pasta, ma dobbiamo prendere un menu fisso (antipasto e pasta), e nonostante tutto non sono affatto male. Porzioni abbondanti, e cottura giusta. Ambiente tipico da osteria, con tavoli vicini e tanto rumore, e magari se i camerieri non fossero ispanomessicani sarebbe tutto piu’ vero. Eccellente anche il vino. Se poi l’euro non fosse cosi’ svalutato anche i 100 dollari del conto (compresa la gratuity) non sarebbero un’esagerazione.

Mentre noi faticavamo negli USA, una gran parte degli Spartans era a Ferrara, impegnati nella mezza o nella maratona vera e propria, prima parte di una sifda birraiola che vedra’ contrapposti i maratoneti ferraresi a quelli romani. Gran festa e divertimento anche per loro.

Vacanza breve, la nostra, il volo di rientro e’ gia’ il lunedi, e l’unico sfizio che ci concediamo e’ di salutare un amico, Giaocmo (Jack), trasferito qua per lavoro.

Un volo tranquillo e veloce, e la mattina siamo a casa. Il gatto… impazzito. feste per tutto il giorno, appiccicato come se fossimo stati via un mese. Carla mi da dell’insensibile (scherzando, ma non troppo) perche di li a sabato io andro’ a Roma per la maratona e avevamo programmato un week end romatico (vabbe’, con mia corsa) e.. “Come facciamo ad abbandonare questa creatura?”. Eeeeh si abbandona. Irremovibile, lei, pero’. Mi tocca scendre a Roma da solo. Per fortuna non avevo ancora prenotato il treno, ma l’hotel si. Tanto era doppia comunque. 
Domus Real Cardello, il nome del B&B e direi che sono vicino alla partenza…….
Mi raggiungono Marco, Niccolo’ e Graziano, mentre sono in attesa e finalmente arriva la gerente del B&B, cosi’ posso fare il check in e andare a prendere il pettorale. Trovare il Palazzo dei Congressi non e’ facilissimo: non e’ come a New York che ad ogni incrocio c’erano ragazzi con paline direzionali… In breve ci chattiamo e ci riuniamo: Jessica (con Giorgia), Luigi e Riccardo. Foto di gruppo e via. Per rivederci a cena.

 

 

Ci troviamo nei pressi dell’hotel (La Nuova Piazzetta) per una frugale cena. I tonnarelli cacio e pepe, spinaci e birretta saranno il mio carbo-loading. Immancabile foto sui via dei Fori, dove l’indomani saremmo partiti e arrivati.

 

Eccoci al via, io Marco e Nic, carichi come molle, loro… io fatalista. Prendo tutto quello che viene. In teoria la giornata e’ da botto totale: piove, fa freddo, i sampietrini, un percorso ostico e una preparazione assai peggio che approssimativa. Oltretutto le pessime sensazioni di New York non lasciano spazio: sara’ uno schifo di giornata.

Ed invece…. Parto pianino. Tranquillo. Cerco di concentrarmi sul fondo viscido e fare un passo alla volta. Fino al 18imo chilometro tutto bene, faccio tutti i ristori per bene, un po’ acqua un po’ Gatorade. Faccio anche una sosta pipi’. Al 21imo sono contento, riesco a correre. Mi ero ripromesso di camminare un po’, ma siccome non ho problemi a correre, procedo. 
Verso il 30imo accuso la stanchezza, ma ancora i piedi non mi danno troppo fastidio. Come al solito mi sono dimenticato di fare il doppio nodo ai lacci e devo fermarmi per riallacciare il destro. Al 33imo finalmente smette di piovere e mi concedo una pausa un po’ piu’ lunga, con foto (d’apertura) e telefonata a Carla…
Dopo via del Corso comincio veramente ad essere provato, ma piu’ dal fondo pessimo e dal tunnel in salita anticamera dell’ultimo chilometro, che dalla scarsa preparazione… Pazienza… Via dei Fori con il Colosseo la’ in fondo mi accoglie, bradipo ma in corsa. Mica si puo’ camminare alla fine! Fermo il TomTom: 4:41:18….. Scatto la foto con la medaglia, la posto in chat e neanche il tempo di di ristorarmi che Matteo mi chiama e mi incita ad arrivare in fondo, Jessica (che con 3 ore e 50 ha stampato un esordio da urlo) mi vuole ringraziare e salutare. 

Poi la routine del post gara, con doccia, treno e confronti una volta a casa, immancabili. 2015 batte 2006 2-1 (medaglia e tempo a favore, contro il percorso). Sorpreso (ma non troppo) da una giornata diversa.

Ah, la sfida Ferrara-Roma, basata sul tempo medio, l’abbiamo vinta noi: per 5’…


3 commenti su “NY Half Marathon e Maratona di Roma

  1. ci hai sballottato tra due continenti in un men che non si dica e correndo due maratone come fosse la più semplice delle cose 🙂
    l'impatto dopo new york non dev'essere stato tosto :/

  2. primo complimenti.
    secondo: dai non è cosi brutto il percorso. io nel 2006 c'ero.
    e dover fare gli ultimi dieci (san paolo e ritorno ) dopo aver fatto il centro non poteva di certo essere meglio.

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