Ma oggi ho uno spillino li’, che mi dice: “E se non ce la farai?” Chissenefrega: ho gia’ dimostrato di poter finire non 1 (UNO) Ironman, ma 6 (SEI). Per una volta la “debacle” capitera’ a me. Col cazzo. Anche strisciando lo finisco. Della mia breve carriera di sportivo (sto entrando nel 4 anno ed ho completato 50 gare fra gare di triathlon, podismo e bicicletta) ho avuto solo due ritiri: Peschiera 2004 (Olimpico, foratura in bici) e Gabicce 2005 (C.I. di Lungo).
Non per colpa mia, a Gabicce: l’organizzazione, pur mancando ancora 45 minuti alla fine del tempo limite (io ero a 6 km dal traguardo), stava smantellando la zona cambio: eravamo ancora in 2 in gara, ma avrei finito, se il terrore della mia Specialized nuova di pacca alla merce’ di chiunque non avesse avuto il sopravvento. A mente fredda era impossibile, ma gia’ un bel po’ cotto (dopo 9 ore di gara a 30 gradi i ragionamenti non filano via lisci e razionali) e cosi’ mi sono ritirato. Ma mentalmente io non considero il ritiro. MAI. Cioe’: o supero il tempo limite e mi fermano, o vado avanti. Fino in fondo.
che avere dei rimpianti per essersi ritirato.
Pero’ che due maroni, sto spillino, punge! Mi distrae. Ok, ora vado in piscina e ci pensa il coach a farmi concentrare.
fight! lo finirai alla grande. sei forte mentalmente e negli sport di endurance conta un’enormità.
ciao
pasquale