Credo proprio che sara’ anche l’ultima, visto che il percorso -micidiale di suo, 11 km di cui meta’ sulle cavedagne- era reso molle dalle abbondanti pioggie notturne, riducendo ad un pantano dove, nell’ordine, mi sono infangato io e le scarpe, sono caduto dentro un fosso (senza danni) e mi sono distrutto le gambe. Insomma peggio che una campestre, dato che oltretutto erano quasi 11 km di percorso.
Certo, in questi casi si deve pensare all’aspetto ludico motorio, ma quando ho visto le mie Ironman Kona completamente infangate ero propenso a ben altro. Per fortuna l’abbondante ristoro a base di cocomero (di cui non posso abbondare, perche’ ne sono un po’ allergico) ha fatto si’ che l’atmosfera fosse gioviale.
*Naturalmente a Zurigo domenica avro’ le gambe di legno…
Infine, spulciando fra gli athlete tracker di Francoforte e Klagenfurt, faccio i piu’ sentiti complimenti ai finisher, Mauro, Mimmo, Duracell, Balestro, Marino, e Simona (kla) e Pasquale e Pierluca, per Francoforte e una super tirata di orecchi a Lucianone, che non riesce piu’ a trovare il bandolo della matassa. Inutile, caro Luciano, intestardirsi su una distanza o su un posto: dimentica l’ironman, per ora, e ricomincia da capo con distanze minori (dei mezzi, ad esempio) e -soprattutto!- non tornare a klagenfurt! Senno’ il fantasma riappare, sempre. E non farti accompagnare da chi sai tu, che lui e’ specializzato per far ritirare i compagni di sventura. Un abbraccio.
ciao Frankie, speravo proprio di portarla a casa – nel senso che pensavo di fare una bici al risparmio per poi camminare fino alla fine – tu hai visto come vado in bici!!! ma fatta come domenica è proprio da vomito.
Scusa ma ha chi ti riferisci come compagno di viaggio?? non riesco a capire.
ciao Luciano.