Lunedi natatorio con il coach, come da consuetudine invernale, e una seduta a piramide (doppia, una con palette una senza) a stile con varie modalita’ di passo, intervallata da elastici, piegamenti sulle gambe e flessioni.
Ma il clou e’ stato oggi, perche’ e’ da venerdi che avevo la pulce nell’orecchio del giro fatto in auto, che volevo fare assolutamente in bici. E trovati gli sparring partner (due ciclisti di lungo corso, il gia’ menzionato Luciano Luppi e il prode Gianni Pastorelli, con cui ho condiviso l’avventura a Francoforte e che mi ha incuriosito (costringendomi poi ad iscrivermi) al mezzo IM di Montecarlo, il prossimo 7 settembre. Ore 9.30 partenza dal parco fluviale di Marano sul Panaro. Una quindicina di chilometri per arrivare al bivio de La Docciola, e da qui salita costante e pedalabile fino a Montese (17 km). Immancabile rinfrescata alla fontana e caffe’ in piazza, poi su per il Passo Brasa e Castel d’Aiano. Zocca, Monte Ombraro (altra sosta tecnica) e ancora Castello di Serravalle (dove pensavo di rimanerci). Degna conclusione con la salita che arriva a Giuglia e discesa fino a Marano.
Un giro di quasi 90 chilometri, molto simile al percorso bike di Montecarlo, con salite pedalabili, mai dure ma impegnative. Ovviamente i due ciclisti quando avevano la gamba che chiamava mi lasciavano sul posto (letteralmente), sebbene paghino diversi anni in piu’ di me (e la cosa poi e’ ancora piu’ deprimente pensando a quanto corre forte Luciano…)