Chi fermera’ Ironfrankie?

(sottotitolo: Tizzano, Tignano e San Luca)

Intanto i totali della settimana (li metto gia’ perche’ domani mi rilasso, e al limite potrei aggiungere “4 portate di pesce” al computo) che non scherzano affatto…

Swim: 6150 m
Bike 204, 35 km
Run 22,61 km

Settimana tosta, conclusa come meglio non si poteva.
Statemi lontano perche’ sono talmente tronfio di me che fra un po’ scoppio. Ognuno di noi ha il proprio “santino”, Ovvero quella cosa che sente come impresa. Per chi non sa nuotare puo’ essere fare una vasca da 25m, per chi non ha mai corso fare una maratona, per chi va in bici il Mortirolo o lo Stelvio, ad esempio. Per me la scalata al Colle della Guardia, piu’ comunemente conosciuto come San Luca era uno spauracchio (immagine tratta da salite.ch).


Ma andiamo con ordine.
Io e Robby (trirobi) raramente ci incrociamo per un escursione in bici, ormai, ma complice un appuntamento di Carla dalla parrucchiera, oggi siamo potuti uscire insieme un paio d’ore. Di questi tempi poi non e’ al 100% della forma, si e’ appena operato al menisco e usa con prudenza la gamba, ma cio’ non toglie che in salita mi vada sempre via, anche con una gamba sola, diciamo perche’ e’ 20 kg meno di me. La meta era gia’ definita, Eremo di Tizzano, una news per entrambi. Una volta giunti su abbiamo optato per una discesa verso Mongardino, discesa molto vallonata, in realta’, perche’ per arrivare a Mongardino si passa da Tignano con strappi superiori al 10%. Purtroppo era gia’ tempo di scendere verso casa, ma sotto San Luca a Robby e’ balenata l’idea di salire, “solo il primo pezzo fino al sottopassaggio”…

Ovviamente lui andava piu’ forte (oltretutto l’ha gia’ fatta almeno 3/4 volte), ma io al mio ritmo arrivo ovunque (o quasi), fatto sta che lui, fermo al sotto passaggio, dopo e’ ridisceso, ma io “mi sentivo la gamba” ed ho proseguito. Le sue ultime parole sono state: “Allarga bene le orfanelle senno’ ti pianti!”. Io ho ringraziato e salutato e sono salito fino in cima. Gia’ a piedi, le centinaia di gradini sembrano non finire mai, ma la strada e’ di quelle da paura, subito un strappo al 14%, poi continua all’11/12%, e fino in cima da poca tregua… Il pezzo peggiore sono le orfanelle, nome che deriva dal orfanotrofio che si trova fra i due tornanti secchi. Ma poi la strada rimane (ca. mezzo chilometro) molto inclinata, tant’e’ che in quel punto la pendenza media e’ del 16,5. Ed in certi punti ho sfidato l’equilibrismo, vedendo la velocita’: 4,7 kmh! Impossibile zigzagare, poiche’ e’ piuttosto trafficata.
Vabbe’ l’ho detto che mi sento molto tronfio di questa impresa. E non so perche’ in bocca mi ha lasciato un sapore dolcissimo. Idee per la mia prossima impresa?

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