E’ tornato, e’ tornato!

Il coach e’ tornato. Ed e stato devastante.
Partenza in bici con 6 cambi di ritmo, in Val di Zena (specifico: vallonata), dal km 3 fino a Zena (km 15). I primi 500m andavo (37, 38 kmh…), poi cioccavo. Ed erano dolori. Mi passava e mi imponeva di stargli a ruota (ai 41!). Altrimenti urla belluine. Poi salita fino a Zula, ma non per la comoda (?) seconda salita che si fa nella Dieci Colli, su per il drittone. 880m all’11,2 % di media con punte del 14,7%. Siamo sulla Futa: a rotta di collo fino a Pianoro (altre urla, vado troppo piano -64,1 kmh- in discesa…), su per via Riosto, sempre troppo piano, secondo lui. Il cuore a 166, c’avevo, io. Sullo scollinamento rilancio e a tutta in discesa -mi fa- 50-12 in piedi sui pedali, cioe’. Arrivo morto a Botteghino: non basta. Cazziatone: perche’ in discesa avevi il 50-15? Devi mettere il 50-12, poi semmai scali!
Finita? Macche’! Via in pianura per esercizi di monopedalata: il tallone e’ sempre troppo alto (anziche’ parallelo al terreno) e la mia pedalata non e’ rotonda. E allora prima sinistro, poi destro, dal 34-17 in su, fino ad un delirante 34-27 con i quadricipiti ed i bicipiti ad urlare piu’ di lui. Che alla fine mi fa:
Frankie, fai schifo. Sei peggiorato…. Dobbiamo lavorare, lavorare lavorare….
Un tranquillo venerdi di terrore.

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