Certe occasioni non le amo. Fa piacere rivedere parenti che non vedi (quasi) tutto l’anno, ma mi fa piacere anche stare tranquillo a casa con Carla, e mi trovo in imbarazzo perche’ devo soppesare le parole. Per certi versi, quindi, l’accensione del karaoke dopo neanche un’ora e’ stata una fortuna. Ma il livello di alcuni avventori era a dir poco infimo, con tentativi goffi (soprattutto stonati) di cantare, e quindi il mio umore e’ rapidamente annerito.
Il cibo, a parte le seppie con i piselli (che oramai non fanno neanche piu’ al cinese) e qualche eccesso di pomodoro, e’ stato discreto, con l’apice nel risotto agli scampi e champagne, ma un bel 6 anche per gli spaghetti (bianchi) alle vongole e i tagliolini all’astice. Il branzino al forno era troppo salato, e sufficienza piena anche ai dolci. Promettono bene la pizza (vista ad altri tavoli) e tigelle e crescentine con affettato. Il Pescatore, Via Lunga, Anzola Emilia (BO).
Oggi, Natale, pranzo dalla suocera (con formazione ristretta ad una sola sorella con compagno), tortellini, lesso ed arrosto che ho apprezzato molto di piu’. A malincuore ho rinunciato al (mitico) pane di Zocca, ma da qualche parte dovevo “tenere”. Speriamo che la corsetta di domani a Sant’Agata mi aiuti a smaltire le gozzoviglie, anche se quest’anno ci sono corsette anche il 30, 31 ed anche il 1, volendo. Ma poi c’e’ un bel giovedi (bike&swim in programma) ed un venerdi, ancora.