Pranzare alle 17.15

Oggi era una giornata un po’ complicata. Il fatto che la caldaia da ieri non scaldi il nostro appartamento oltre i 18 gradi mi ha fatto ricercare l’assistenza. Che ci vuole? Libretto caldaia, numero dell’assistenza, telefono. Uno squillo poi: “Vodafone informa: Attenzione, il numero selezionato e’ inesistente o al momento non raggiungibile”. Allora cerchiamo un altro numero. Uguale risposta. Dov’e’ st’assistenza? In strada per il coach, magnifico! Troppo… Infatti in via del P. 6 nessuna assistenza caldaie. “Scusi, dov’e’ andata l’assistenza caldaie?” “Boh!”. Splendido… Vabbe’ ci pensero’ dopo.

Intanto, entro le 9 dovevo portare l’auto per il primo tagliando e siccome l’assistenza e’ quasi in mezzo al nulla, ovvero la zona industriale di Zola Predosa, il problema era il ritorno a casa ed il successivo recupero pomeridiano dell’auto stessa, poiche’ la zona e’ distante anche da una fermata di mezzo. Per non svenarmi in taxi, pensavo di aver risolto caricando la bici di mio padre e uno zainetto con il cambio dato che a cavallo del pranzo avevo in programma gli SFR con il coach. E da via Casaglia ero abbastanza vicino alla zona industriale di Zola Predosa.

Quindi alle 8.45 ero la’. Scarico la bici paterna e mi accorgo che ha le gomma un po’ sgonfie, il manubrio sembra tenuto insieme con lo scotch (e assolutamente instabile) e non ha il cambio. Per farla breve ho impiegato 57 minuti per tornare a casa (14 km) in balia di una bici ingestibile, se non con immane fatica. Se ci mettiamo che ero “in borghese” -piumino e jeans- quando sono arrivato a casa era come avessi fatto una sauna. Sudato spolto. Un prossimo post magari lo dedico alle fantomatiche piste ciclabili cittadine, che ne ho da dire…

Ok, no problem, mi vesto da biker e mi avvio dal coach, passando, come detto, da via del P. e da cicli Salieri per vedere perche’ il Garmin EDGE 305 non segna le cadenza (la pila scarica, diamine!) Poi, finalmente con il coach, rifocillatosi con un profumatissimo toast grana e petto di tacchino cotto (parte del quale offertomi, ho dovuto rifiutare perche’ gia’ avevo preso la dose di calorie che mi spettava) siamo partiti per i nostri SFR su per via Casaglia.

Nove salite, la prima agile di riscaldamento, poi 4 x 2 una seduta ed una in piedi di SFR puri (ovvero rapporto duro, rpm basse e tanta fatica). Io a rantolare pestando sui pedali, lui in monopedale senza apparente fatica, quasi alla mia stessa velocita’ (cioe’ io ero sempre all’inseguimento). Fate voi, e poi dice che non e’ in forma. Infine via del Genio, gioia e dolore, fatta praticamente in souplesse, ai 6 all’ora. Poi, a recuperare l’auto. Insomma, per farla breve, ho pranzato alle 17 e 15.

Pero’ domani viene l’assistenza caldaie (trovato un numero verde), l’auto e’ tagliandata, e ho fatto una seduta di allenamento molto utile. Ora pero’ e’ meglio se vado a letto, sarei un po’ stanchino…

Il percorso mattiniero
La seduta di SFR

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *