Giorni frenetici

Si, i giorni che precedono la partenza sono frenetici non tanto per l’apprensione o l’ansia della gara, ma quanto per organizzare le varie cose che sono necessarie prima della partenza. Ad esempio c’e’ da mettere la bici dentro la valigiona, operazione che per me rappresenta sempre un momento di emozione, e di grande concentrazione per gli accessori che mi serviranno la’ (le brugole, i ricambi, le cartucce di CO2, no perche’ in aereo non si puo’) tanto che preferisco fare questa operazione in un negozio specializzato.

Quindi oggi faro’ questo grande passo. Mercoledi, tanto per riassumere, dopo le cure di Ettore ho sgambettato 45 minuti, giusto per vedere che la gamba va sempre meglio. Ieri, invece ho forzatamente riposato, dato che il como’ ordinato in gennaio era arrivato e andava ritirato e portato in casa. In serata, poi, visita podologica per aggiustare le unghie che (come gia’ detto) dopo alcuni anni hanno deciso di prendere una strada diversa e di incunearsi nella carne.

Stamattina dopo alcune commissioni sono andato a Modena a ritirare i body (ancora i mitici Orca…) con le stampe della societa’ e degli sponsor, appena posso posto le foto. E poi via, una bella corsa nel Parco dei Cedri, seguendo il letto del Savena fino ad arrivare alla Ponticella e Via Corelli. Campestre pura, e con grande sorpresa mia dopo un’ora il piede ancora non dava segni di dolore (il presunto neuroma) e di cio’ mi rallegro. Un po’ meno le caviglie le quali hanno sopportato un surplus di traumi, perche’ la corsa campestre non e’ la mia specialita’ (e si vede).

Ottime sensazioni, dunque, che spero di riprovare domenica a Cervia nel percorso (forzatamente) medio della Granfondo Selle Italia – La Via del Sale, pettorale 2666, che mi godro’ interamente, sperando anche in un caldo tepore primaverile, in attesa dei 30 gradi di Tempe.

La sgambettata di mercoledi’
La campestre di oggi

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