Tornati all’hotel molto mogi, decidiamo di andare in spiaggia, e proprio al Larvotto. Anche per registrarmi, dove mi danno tutto il necessario e un grazioso zainetto con il logo del mezzo IM. La vera rottura e’ che non si puo’ accedere alle sacche all’ultimo momento, domenica mattina, anche solo per aggiungere il GPS, e cio’ mi costringe a sperare che la carica duri da oggi pomeriggio. (si scarica anche da spento, il Garmin…) Il mare, infine, e’ un po’ mosso ma provo lo stesso a nuotare un po’, senza muta, tanto e’ caldissimo. Mentre nuoto mi ripasso il giro della bici, e -come faccio spesso- mi viene da paragonarlo ad altri percorsi.
La partenza mi ricorda La Spezia, pronti-via, rettilineo e salita subito, solo che la salita la’ e’ molto piu’ corta. O -ancora meglio- una GF del Pegaso Team, dove dopo un breve tratto di Aurelia si prende il Giogo di Toirano (15 km costanti al 4,5%). Il resto ricorda molto l’interno ligure, si’. Alla fine decido di fare comunque un giro, e alle 18 inforco la bici. Arrivo fino alla Turbie, ritorno a Roquebrune, quasi al mare e risalgo: certo, non e’ bello, ma il diavolo non e’ cosi’ brutto come lo si dipinge.