La bomba

Ieri sembrava una di quelle giornate in cui non doveva succedere nulla. Saltata, infatti la corsetta mattutina per i postumi di quella del giovedi’, la giornata ‘e filata liscia fino alla sera, con seduta di nuoto a base di ripetute a stile, prima aerobiche (8 x100m a 2′) e poi lattacide (10 + 8 x 25m progressione interna). Un po’ di misto prima e un po’ di sciolto dopo. Neanche la cena, offerta da mia madre, che ha riscoperto (e sono dolori!) la vena culinaria, a base di tortino di patate, prosciutto e fromaggio e verdure grigliate, non e’ degna piu’ di una citazione.

Mentre leggevo la posta elettronica, pero’, sentivo gia’ la puzza di bruciato. Il buon Greguratt mandava a me e ad Alessandro le novita’ sulla CCC (parte della circumnavigazione del Monte Bianco). La prima e’ che ci si deve qualificare anche per fare la CCC, ovvero entro il termine delle pre-iscrizioni (dicembre) alla CCC si deve avere completato un ultratrail qualificante (uno di quelli riportati sul sito). La seconda conteneva il link a dette corse, e la terza un articolo sull’Ultra Trail del Monte Bianco.

Premetto, prima di proseguire, che dette corse si’ mi piacciono, e in futuro mi piacerebbe provarne (una), ma che al momento sento poco mie, cioe’ non mi sento pronto per affrontare salite e discese piu’ o meno ripide, piu’ o meno disastrate (parliamo di sentieri e cavedagne). In passato, tutte le volte, poi che ho affrontato percorsi un po’ disastrati mi sono sempre o trovato con il culo (ma anche la faccia) per terra o a dover lasciare il passo a gente piu’ abile di me. E’ uno dei miei limiti fisici, ma ilmio cervello fa molta fatica a valutare la profondita’ dello spazio.

Quindi, prima di affrontare un percorso di 40, 50, 70, o piu’ chilometri in mezzo alla natura, devo provare a fare qualcosa di piu’ (molto di piu’!) semplice. Anzi, fare qualcosa, dato che sono parecchi anni che non mi avventuro in qualcosa che non sia -se proprio devo- un salto di fosso.

Ora come ora ritengo che gli Ironman siano le gare che mi diano il massimo del godimento, fisico e mentale. Non so come spiegarlo, magari qualcuno mi crede pazzo, ma io preferisco fare un ironman (anche 2) piuttosto che un trail. Penso che ci sia la stessa differenza fra chi adora il campeggio (il trail) e chi preferisce l’hotel, sia pure un 2 stelle (l’ironman).

Il buon Greguratt, che e’ peggio di un gatto attaccato ai maroni (detto nel miglior senso possibile e in grande amicizia), dopo le mie obiezioni via email (ovviamente io non ho gare qualificanti per una CCC), mi ha telefonato e mi ha apparecchiato questo trail di 70 km in Liguria la prossima domenica. Ovviamente di getto mi ci sarei buttato, ma con una sana dormita e lunga pensata, notturna e mattutina, con serenita’ dico che NO, non mi iscrivo a questa ne’ -per il 2009- alla CCC (eh!, lo scopo finale poi era questo). La mia prossima stagione e’ grossomodo delineata, con qualche Ironman, qualche mezzo IM, qualche bella granfondo e qualche triathlon, e per pensare ad una cosa di questo genere ci sono troppe incognite e cose da preparare. Diverse, soprattutto.

I miei piedi, poi: al momento sono abbastanza silenti, ma appena correro’ un po’ di piu’? Per questo, sono gia’ sono angustiato perche’ devo preparare e affrontare una maratona il prossimo 14 dicembre (sia pure con lo spirito Ironfrankie)…

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