oppure in gallerie appena accennate. La fermata e’ giusto davanti alla via principale, Friedrichstrasse,
in fondo alla quale c’e’ il monumento piu’ importante, il palazzo dal tettuccio d’oro (in verita’ rame placcato oro).
Un giro per il centro, con visita al duomo, pregevoli altare maggiore, organo e presepe,
con un freddo davvero incredibile (dovrebbero essere meno 10), ma con tantissimi italiani (e la crisi? qui, non pervenuta) a comprare speck, vin brule’, kartofen, dolci e oggettini natalizi al mercatino. Il viaggio di ritorno e’ un po’ piu’ palloso, e soprattutto freddo, quindi ci fiondiamo in sala merenda per un arrostino di maiale con carciofi senape e panino. Birra e torta paradiso a chiudere.
Un altro aspetto che rende questo hotel apprezzabile e’ che e’ dotato di sauna, bagno turco, seccario, piscina ed idromassaggio. Dopo ogni sciata niente di meglio che una sauna, un idro o un bagno turco. Il problema e’ che qui arrivano e si denudano. Nudi nati. Io e Carla siamo abituati al costume, e sinceramente non ci piace stare nudi, sebbene altri lo facciano e senza alcuno scandalo. Va bene essere puliti, ma sedermi dove un altro ha posato le chiappe nude (ed altro…), insomma. Quindi conviviamo noi (e pochi altri) in un club di nudisti. La cosa e’ comica, vista da un certo punto di vista, ma nessuno ci obblighera’ a metterci nudi solo perche’ tutti gli altri lo sono (alcuni gia’ soprannominati scrotone, barzotto e big jim).
Fra un po’ andiamo a tavola, sempre un po’ formali…
Infine ecco l’unica bellezza locale, colei che ci ha accolto in hotel, in pregevole vestito tipico.