Oltre alla medaglia, in questa foto la maglia, consegnata solo ai finisher, e il pettorale.
Il mio tempo: 1.58.08 (in real time, cioe’ contando la partenza quando si passa sotto la scritta Partenza, mica quando c’e’ il botto) e mi sta bene. Cioe’ cosi’ imparo a voler fare chissa’ che tempi. Infatti per 5 km ho tenuto un passo intorno i 4.50/km, ed era chiaro che avrei ceduto o anche che sarei scoppiato, ma per una volta che ci provo, ovviamente e’ successo (cioe’ sono scoppiato). Naturalmente (ed ora comincio a credere che il dolore sia psicosomatico) male ai piedi, intorno al 14imo chilometro, ma gia’ al sesto avevo le gambe pesantissime (certo, con la palestra…) e comunque ho sbagliato qualcosa nell’alimentazione, perche’ nonostante un gel prima di partire, una banana nel durante, avevo una fame incredibile.
Carla. Carla ha vissuto la disavventura del pacer imbecille (ma quale maratonina offre il pacer delle 2h15′?) che pochi istanti prima del via si perde in cielo i palloncini guida… Non solo, ma abbandona il gruppo per poi non farsi ritrovare piu’. Comunque e’ sulla strada buona, time di 2.17.22 dopo due anni dall’ultima mezza e di corsette intorno ai 12 km. E’ arrivata bene (non distrutta) e l’ho recuperata al 20imo km, correndo con lei fino al traguardo. Evviva, medaglia e maglia anche per lei, con una fiducia ritrovata. Certo, ha ceduto dopo il 14imo km, ma ha gia’ detto che fra un mese ne facciamo un’altra.
Una splendida giornata di sole. Bellissimo il lago, l’hotel (La Palma, sul lungo lago di Stresa) cui dobbiamo un doveroso ringraziamento per averci atteso fino alle 15 nonostante l’apertura straordinaria per l’evento e un ottimo Coregone al Ristorante la Botte ieri sera.