C’eravamo un po’ spaventati, sabato, facendo un giro per il centro e scoprendo che la corsa non sarebbe stata per niente piatta… Beh, un po’ di inquietudine li mettono i caruggi stessi, con facce tutt’altro che raccomandabili… Di Genova ho ricordi remotissimi quando venivamo a prendere i miei nonni materni in arrivo con la nave dal Brasile, e di recente ho solo una puntata per la visita allo splendido Acquario.
Partiti in poco piu’ di un migliaio, il percorso dal porto antico devia subito in salita (morbida) verso Piazza Ferraris, raggiungendo in due chilometri il punto piu’ alto del percorso, poi si arriva sul mare e si fa tutta la sopraelevata dapprima verso est a Baccadasse, e si ritorna indietro fino al porto, a Fiumara, e in quattro chilometri si arriva al traguardo. In effetti e’ un percorso molto suggestivo, con una vista dal mare di tutta la citta’, e di alcuni monumenti di Genova, dalla Lanterna alla gia’ citata piazza Ferraris.
Con Carla ci eravamo dati un obbiettivo fattibile e cosi’ siamo partiti ad un passo sui 6.10/km, salvo poi lasciare andare la gamba nelle discese e non cedere troppo nelle salite. Obbiettivo -come detto- piu’ che raggiunto, dato che il passo finale e’ risultato di 6.06/km, senza patemi ne’ stanchezze, e soprattutto senza cedimenti temporanei. Devo dire che Carla e’ stata bravissima, e alla fine ha anche sprintato arrivandomi davanti…
Io mi sono fatto un bell’allenamento, ho preso un sacco di acqua e di freddo, ma ho assissitito la consorte in questa impresa. Perche’ tale e’ quando ci si migliora di 9 minuti.
Venerdi dopo una seduta di pesi leggera nelle gambe, ma pesante nella parte superiore del corpo (dimenticandomi che in serata avevo la seduta di nuoto, che ho sofferto in maniera indicibile) avevo realizzato con una 20ina di minuti di corsa.