1000 euro

Prima di dare una spiegazione al titolo, breve report: ieri mattina furiosa discussione con un ciclista (non sportivo) perche’ pur in presenza di pista ciclabile (doppia!) in via Pizzardi, il soggetto, (un cinquantenne che se la tirava e si credeva Cancellara) nonostante 3 bip e di clacson, insisteva a stare sulla strada stretta, che a mala pena passa una macchina. Quando sono riuscito ad affiancarlo, gli ho urlato di andare sulla pista, e alla sua risposta (che non ho sentito) ho inchiodato e ci siamo insultati per bene (senza arrivare oltre). Sfortuna ha voluto che piu’ avanti ci fossero 4 vigilesse 4 per una rimozione (inutile, bastava una multa, era un parcheggio in zona residente e costui non aveva il permesso, manco avesse posteggiato in Piazza Maggiore….) che ci ha bloccati per 10 minuti. Cosi’ prima il soggetto poi io ci siamo rivolti per saperne di piu’ sul discorso pista ciclabile.

La vigilessa piu’ alta in grado (2 baffi), consultatasi con le altre 3, forse (io ero lontano) sbirciando anche il codice mi ha detto (le risultava) che nel codice stesso non e’ riportato che sia obbligatorio che un ciclista -se presenti- percorra le piste ciclabili. E l’articolo 182 che cavolo lo hanno scritto a fare, allora? Lo riporto, cosi’ potete constatare che tanto scemo non lo sono, ancora…

La circolazione dei velocipedi è regolata dall’art. 182 del D. Lgs. n. 285/1992 e successive modificazioni ed integrazioni (Codice della Strada) e dall’art. 377 del D.P.R n. 495/1992 (Regolamento di Attuazione del Codice della Strada). In particolare i velocipedi sono obbligati ad utilizzare le piste ciclabili loro riservate, dove esistenti, ecc.)

Una corsetta in serata ( report 1 e 2) doveva chiudere la giornata…

Ah, il titolo… 1000 (mille) euro a chi mi risolve il problema. Il problema, come qualche volta ho riportato, e’ l’Aula C della Facolta’ di Scienze Politiche di Bologna. Costoro organizzano di tutto, possibilmente rumoroso, con musica che nemmeno un metallaro di bassa lega oserebbe intonare (stonare, sarebbe il termine adatto). Almeno una decina di reati, in questi rave, vengono commessi. Disturbo della quiete pubblica, assembramento di persone non autorizzato (il preside giura e spergiura che non da i permessi), abuso e spaccio di sostanze alcoliche e stupefacenti, vendita di oggetti senza scontrino fiscale, musica senza pagamento dei diritti SIAE, atti osceni in luogo pubblico, perche’ tutta questa birra la dovranno pur espellere, e di bagni chimici neanche l’ombra. Norme di sicurezza zeropuntozero. E sono solo quelli che mi vengono in mente.

Ieri sera, senza alcuna comunicazione (ne’ sul loro blog, se volete farvi un’ idea di come i giovani di oggi sprecano energie, ne’ in locandine nei dintorni, come una volta avevano promesso di fare), alle 23 (finito alle 4, ma poi in strada hanno chiacchierato ben oltre le 6) hanno iniziato questo concerto, perche’ si sa, alle 21 e’ troppo presto, ancora.

La cosa piu’ inquietante e’ che una caserma dei Carabinieri si trova di fronte, e come li sento io, li sentono anche loro, telefonandoci dicono che non possono intervenire (avete mai fatto una festa rumorosa che non vi siano arrivati in casa le forze dell’ordine ad intimarvi di smettere? A me si’), lo stesso i vigili, ma quelli non conoscono neanche il codice della strada (vedi sopra), la polizia “non e’ competente” (?). Esposto(i) non hanno avuto risultato. Insomma, soluzioni non sembrano essercene. Ma sono certo che nella rete qualcuno raccogliera’ il mio SOS e trovera’ una soluzione “definitiva” ed io paghero’ 1000 (mille) euro a chiunque mi risolvera’ questo problema.

2 commenti su “1000 euro

  1. prova con
    – esposto asl per commercializzazione bevande in assenza condizioni igieniche
    – esposto Comune per commercializzazione/smercio bevande senza licenza
    – esposto per violazione 626 e normativa in materia di sicurezza bla bla
    – causa civile per immissioni intollerabili ex per ottenere inibitoria e/o risarcimento danni dall'Università

    leggi quì
    http://www.confedilizia.it/immissioni.html

    ed i 1.000 euro dalli ad un avvocato che ti rpedisponga il ricorso e/o ad un perito che faccia le misurazioni col fonometro etc. ….

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