A volte risorgono

Sono (siamo) a Riccione. A pulire la casa nuova, ad arredarla quel minimo che serva per avere la residenza (che mi dovrebbero dare ad honorem, visto che e’ dal 1963 che ci passo le estati o parecchi fine settimana). Domattina sara’ il gran giorno passero’ in Municipio per fare domanda.

Intanto, la settimana post Maratona mi ha visto nuotare per nulla, correre un po’, come andare una volta in bici. Tutto con Gianni, il quale -adesso- corre piu’ di me (in tutti i sensi) e pure in bici mi da lezioni (come e piu’ di prima), dopo avermi fatto divertire per un po’. Nuotare dovevo mercoledi, ma gli artigiani riccionesi (elettricista ed idraulico), attesi per il primo pomeriggio si sono fatti vedere nel tardo pomeriggio e addio seduta all’olimpionica.

Paradossalmente, e al contrario di quanto avviene di solito, i servizi pubblici qui sono piu’ lesti degli artigiani. Cosi’ mi sono ritrovato il contatore dell’acqua prima ancora di avere un collegamento per la casa, il gas gia’ 2 ore prima dell’appuntamento. E la luce attiva prima delle lampadine.

Di nuovo c’e’ che ho di nuovo coscienza (quanto durera’?) che gareggiare alla soglia dei 90 kg e’ un po’ troppo, e tornato dall’Armentarola martedi ero 89,5. Stamattina un lusinghiero 87,6. Sempre pesi da lottatore di sumo piu’ che da Ironman, ma intanto abbiamo invertito una (brutta) tendenza.

Stasera cena al Com’una volta, osteria familiare gestita in sala ruvidamente da un omone (Tiziano) che tutto sembrerebbe tranne quello che e’. Qualche anno fa la provammo e le sensazioni furono pessime: pesce quasi marcio e sapori indecenti. La classica croce sopra. Poi, nel corso di questi anni la continua presenza di gente, e -soprattutto- il fatto che sia sempre rimasto aperto ci ha fatto pensare che fosse un episodio sfortunato, e come dei buoni giudici abbiamo concesso una seconda possibilita’.

E siamo ancora qui a leccarci le dita! Cozze e vongole alla marinara abbondanti e saporite, a seguire per me gamberoni al sale eccezionali, specie intinti nella poccia di sale dolce di Cervia e olio extra vergine di oliva, e gamberoni alla catalana -piu’ che sufficienti- per Carla. Sorbetto (frutto di un misunderstanding con il cameriere spagnolo) rosa, acqua e vino (mezzo litro frizzante della casa) per un 25 euro a testa. Risorto. Se ci passate e’ in Via Galliano angolo via Diaz, nei dintorni della stazione, zona paese.

I report della corsa di martedi e della bici di giovedi

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