La posizione, pero’, mi distrugge la schiena, specie gli scapolari, e alla lunga mi ritrovo a pedalare dritto come un fuso con le mani sulle coppe. Alla fine quasi 60 km. Sabato ho solo nuotato, ma ai ritmi dei master, mentre domenica abbiamo deciso, io e Carla, di farci la prima domenica al mare. Come migliaia di altri, puntualmente ritrovati in autostrada. Ma anche per la seduta di corsa, perche’, in fondo, sul lungomare di Riccione e Rimini e’ sempre un bel correre.
Ovviamente non siamo partiti presto e abbiamo iniziato a correre praticamente all’una, ma io ho tenuto bene, il caldo (anche grazie a due gel), Carla per niente, ed anzi ha sofferto molto la sete, perche’ -ovviamente- tutte le fontanelle erano rigorosamente chiuse. Alla fine per me 16 km senza (quasi) neanche accorgermene.
Oggi mi sono affidato a Gianni, nella vana speranza che il week end intensivo lo avesse stancato. Macche’: nonostante una gamba un po’ stanca si riprendeva alla distanza, ed io facevo la figura del pollo. Non dovrei stupirmi piu’, ma ci casco sempre. Oggi dopo il solito drittone della pedemontana, prima Montebudello, poi -visto che secondo lui ne avevo- Goccia e Castello di Serravalle. Alla fine ero cucinato a dovere dopo il giro da 45 km. Lui, se era stanco gia’ prima, non l’ha dato a vedere.
Avrei dovuto anche correre, nel pomeriggio, ma non mi e’ rimasto tempo. Per una volta…