Roma Corso per Allenatori FITri di III livello


Roma – giorno 1 – giovedi 27
Il treno e’ puntualissimo, e il Frecciarossa mi porta in un amen a Roma. Ho solo il cruccio di avere una valigia piuttosto pesante, sia pure dotata di ruote, ed e’ per questo che un po’ goffamente esco dalla stazione e trovo sia i biglietti Atac sia la fermata. L’autobus (360 -Le Muse) e’ puntuale e in poco (10 minuti) sono alla fermata di arrivo. Come da accordi chiamo la titolare del B&B Le Muse, la quale (un po’ svampita) mi dice che aveva capito (l’avevo chiamata ieri…) che sarei arrivato alle 19 (mai detto) e che lei era dall’altra parte di Roma.
Drammatico, anche se non sono di Roma ho vissuto qualche tempo qua e dire di essere “dall’altra paerte di Roma” e’ come dire “sono dall’altra parte dell’Oceano”. Difatti dalle 17.45 che sono davanti al B&B dovro’ aspettare le 19.00, inchiodato qua dal valigione e dalla conformazione del quartiere (Parioli) “vallonato”, per dirla sportivamente, che non mi consente di gironzolare agevolmente i dintorni.
In piu’, i Parioli (tranne il viale omonimo, non vicinissimo da qui) hanno la piu’ bassa densita’ commerciale al mondo, con i negozi alimentari a centinaia di metri da qua. Praticamente gli unici esercizi commerciali degli immediati (diciamo mezzo km) dintorni sono un caffe (con qualche genere alimentare) un alimentari con prezzi da gioielleria, un’edicola, un parrucchiere ed un barbiere. Ah, pure un fornaio. Stop.
Sono le 19 e finalmente prendo possesso della camera, che risulta essenziale, ma funzionale. Solo un po’ fredda. C’e un cucinino, ed anche il frigo e sara’ anche la mia salvezza, specie al mattino quando la mia colazione si differenzia un po’ dalla classica colazione brioche-cappuccino o fette-biscottate-marmellata classica.
Poi ci sono Roberto e Mirco che mi devono portare a cenare. Il traffico romano, nel frattempo e’ andato completamente in tilt (causa l’apertura di un centro commerciale -e vai con la crisi- e per un incidente sulla tangenziale) e arriviamo un po’ in ritardo rispetto ai tempi che speravo (cioe’ siamo a tavola alle 21 e 30 anziche’ alle 20.00), ma al Gallo Rosso non c’e’ problema, in breve siamo seduti e il cameriere (?) ci intima: “Arrosticini?Bruschette?Pizza?” ripetendo la litania in continuo finche’ non gli ordiniamo 15 arrosticini (eccellenti), bruschette miste (8, normali) e pizza (3) tipica romana, ovvero carta velina. Replicata, come le bbbire, 2 medie a testa. A mezzanotte (vivaddio) ero a letto. Pronto (o quasi) per la giornata d’apertura del corso.
Roma – giorno 2 – venerdi 28
Ore 8.30 pronti via. La notte e’ passata, la colazione sono riuscita a farmela abbastanza agevolmente, e in 20 minuti sono al Centro CONI. Alle 8.30 ci viene spiegato da Roberto Tamburri (voce del triathlon in tv) che le giornate saranno piene e riceveremo nozioni come neanche un recupero anni 5 anni in 1.
E cominciamo. I docenti si susseguono, uno al mattino ed uno al pomeriggio, e oggi sono anche brillanti. Io risento un po’ del viaggio/cena e sono un po’ abbioccato, ma reggo. Anche perche’ mi sono messo in prima fila (da vero secchione) e non posso permettermi che la palpebra mi ceda. I compagni di corso sono tutti piu’ o meno a me sconosciuti, tranne Alessandri e Andrea Bossini. Nel pomeriggio arriva il Costa, il quale si rende subito conto che avra’ un discreto conflitto di interessi in sede d’esame, vista l’alta percentuale di atleti allenati/tecnici allievi.
A sera sono distrutto ma devo trovare la forza di andare a fare la spesa. Il supermercato (Doc Parioli) piu’ vicino e’ a 600m, ma e’ il solo. Almeno sono costretto a camminare, dato che per un’eventuale corsetta a Villa Ada, che in linea d’aria disterebbe 2 (due) metri, devo andare all’ingresso che e’ dalla parte opposta, ovvero circa 3 km. Alla sera pur essendoci delle pentole, diffido dello stato in cui si trovano ed ho deciso di organizzarmi altrimenti, con stracchino, bresaola e tonno. Poi vedremo. Alle 23 dormo di brutto.
Roma – giorno 3 – sabato 29
Ore 9.00 Gianfelici (visto anche ieri) e’ brillante e non facciamo fatica ad arrivare sia alla prima pausa (canonica alle 10.30) sia alla pausa pranzo, alle 13. E’ nel pomeriggio che Traumatologia ed alimentazione sono piu’ che noiose: letali. Comunque a salvare la giornata ci pensano Magnini e la Pellegrini, incontrati al bar, ma solo a lei riesco a strappare una foto. Lui sembra piuttosto infastidito (nella prima foto e’ a destra della Pellegrini, di spalle), e ci rinuncio.
Alle 18.30 siamo tutti rivoltati sulle sedie. Comunque riesco a gestire bene i pasti, qui alla mensa mangio pasta in bianco, 2 piatti di verdura, una mela e acqua. Grazie all’ora legale riesco a rimanere sveglio fino alle 23.30 (!)
Roma – giorno 4 – domenica 30
Ore 9.00 subito una piacevole sorpresa, con la professoressa Ferrari che ci tiene ben svegli. Soprattutto con uno di quei test trappola che ci frega tutti tranne uno (non io, io in questi test ci casco sempre come un pirlone). Ma forse sara’ anche l’argomento piacevole. A seguire il primo dei docenti “specifici” (Nurra, nuoto) che -tra gli altri- ha seguito Magnini, la Pellegrini, Colbertaldo, i granfondisti ed ora Uccellari, under 23 di triathlon. E qui la mia attenzione e’ distratta solo dal Bologna, che prima perde poi vince alla grande.
Claudia, la responsabile della Fitri ci comunica che domani per le esercitazioni pratiche di corsa, sarebbe utile essere in tuta e scarpe da correre. Ora, io ho 4 maglie tecniche per correre, 2 paia di scarpe per correre, ma nessun pantaloncino per correre. Togline uno, togline due facendo la valigai, li ho tolti tutti… Per tutto il pomeriggio mi scervello su dove poter trovare un pantaloncino e in pre serata (nonostante sia domenica) li cerco. La serata non e’ granche’ diversa. Cena, un po’ di tv e poi a nanna.
Roma – giorno 5 – lunedi 31
Di buon passo mi avvio al Coni, e passo davanti all’unico edificio abitato dopo via G. Pezzana, ed e’ il Circolo Aniene, dove nel bel mezzo svetta un magnifico store dell’Adidas. Ecco la soluzione! Ed infatti il custode mi informa che lo store aprira’ alle 10 e 30 e rimarra’ aperto fino a sera. Perfetto, mangero’ un piu’ in fretta e mi fiondero’ qua a comprare un pantaloncino. Quindi mattinata teorica di tecnica e allenamenti di corsa con Miglio, ma allo scoccare delle 13 sono perfettamente organizzato. Pranzo frugale e veloce e poi via ad acquistare il pantaloncino. E poi ritorno alla scuola in perfetto orario.
In realta’ non c’era tutta sta necessita’, ma la mia figura con un giro di campo di corsa, l’ho fatta. Ho evitato i lazzi delle andature di cui sono assolutamente incapace, per di piu’ dietro i due satanassi junior nazionali. Poi niente di diverso, passeggiata larga per il ritorno al B&B e cena.
Dopo qualche giorno a Roma posso dire che qua certamente potrei fare un sacco di soldi aprendo una concessionaria Smart (1 su 3 il rapporto) e devo complimentarmi con il sindaco perche’ i marciapiedi sono propriocettivi: non c’e’ un metro uguale al’altro!

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