Nevestre

Difficile riuscire ad allenarsi con la neve ghiacciata che ancora ricopre completamente i marciapiedi e le piste ciclabili. Ma per lo meno ci ho provato. Intanto martedi’, la consueta seduta di nuoto allo stadio (appuntamento che sta diventando un classico) ha visto alcuni dei nostri triathleti impegnati in una bella seduta cui non ho potuto che dare qualche indicazioni, perche’ ero atteso dalla prima seduta di corsa con Carla in vista del nostro prossimo impegno di aprile.

E dunque una ventina di minuti “a tutta” (come odio) ma necessari perche’ un po’ di nuoto lo dovevo fare. Poi, come detto il tentativo di corsa con marciapiede (San Lazzaro) innevato e ghiacciato insieme a Carla (strade oramai linde, ma marciapiedi a rischio morte, non solo a Bologna, ma ovunque..)

Mercoledi la prevista trasferta a Riccione con l’amara scoperta che l’acqua e’ gelata nei tubi di casa, e si spera solo in quelli esterni, oltre che non si siano crepati. Comunque per tirarmi sul il morale mi sono fatto una corsetta, anche qua marciapiedi innevati e gelati, tanto che per la disperazione sono andato sulla battigia. Meglio, anche se il garbino gelido mi costringeva a correre in diagonale rispetto all’asse terrestre. Alla fine sudato, con i piedi bagnati fradici ma un’oretta di “nevestre” per rendermi conto che la forma e’ un lontano ricordo.

Comunque vedere la neve a Riccione, a casa o nei posti dove normalmente e al massimo c’e’ la sabbia fa un certo effetto….

Sopra la via di casa…. Sotto il cancello di casa

L’accesso condominiale, sopra e (sotto) l’accesso a casa dopo la pulizia

Sotto, dove normalmente corro (ciclabile di Miramare)

Ritornato a Bologna, ripartito in treno giovedi a Milano, per la solita capatina alla BIT, la fiera da cui traggo le informazioni per le mie trasferte. La constatazione amara che la crisi e’ davvero forte, se in tutta la fiera, sono riuscito a “pranzare” solo allo stand della provincia di Roma a base di pane e porchetta, carne secca e vino dei Castelli. Per il resto, qualche tarallo nello stand della Puglia, un po’ di cioccolata calda allo stand Perugina, microporzione di cioccolato di Modica, e un’unghia di cedro candito. Omaggi non alimentari si fermano a qualche penna, blocchetti per appunti mignon, keyring e calendari.

Ben poco in una fiera dove di solito si prendevano 3/4 chili, tanto erano le prelibatezze offerte. Stavolta a mala pena ho pranzato… Meglio cosi’, il mio senso di colpa non ne ha risentito piu’ di tanto. Solo che il mio fisico non ha piu’ el energie di una volta, e ieri, venerdi ero distrutto da qualche esercizio in palestra, ed oggi alla (cosiddetta) rifinitura per i regionali di Riccione di domani, dopo neanche 45 minuti ero cucinato. Probabilmente il mal di gola e la sensazione di malessere che sta arrivando spiega tutto…

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