Di alti e bassi

Ieri visita di controllo del chirurgo (la seconda) al Rizzoli, ovvero come perdere due ore di sonno (la visita era alle 8.00), due ore di attesa (la visita e’ stata fatta alle 9.54) e non risolvere nulla. Cronologia: ore 6 sveglia. Ormai per la preparazione della colazione, la consumazione della stessa e la mia preparazione, piu’ un po’ di computer, due chiacchiere su WhattApp, un po’ di tv e dal momento in cui mi sveglio e l’uscita di casa impiego 90 minuti.  Dunque, solo alle 7.30 sono fuori.
Venti minuti e sono parcheggiato al Poliambulatorio del Rizzoli. Altri 10 minuti di fila all’accettazione (codice 272) e sono nel girone dantesco (la sala e’ circolare) delle attese. Ore 8.01.
Ore 9.15: …Plin Plon… “Il numero 272 davanti a radiologia”. Vado. Altri venti minuti e….. Plin Plon… “Il numero 272 davanti a Sala Gessi”.. Eh? Cos’e’ uno scherzo? Chiedo all’infermiera la quale serafica mi dice “Eh, dobbiamo togliere i punti e controllare la ferita”.. See addio! I punti li ho tolti una settimana fa, e la ferita, cioe’ ormai una cicatrice -vistosa-, e’ perfetta.
“Ah si vedo… Aspetti che chiamo la Dotteressa…” Dieci minuti e arriva, leggiadra e altera nel completo crema con inserti rossi, coperto dal camice (non sia mai) confezionato su misura, la dotteressa. “Si si, la ferita e’ bellissima, bene avanti cosi, ci vediamo fra 15 giorni…” “Eh? Ma la lastra?” “No, e’ presto, non e’ passato neanche un mese…”, “Ma all’Isokinetic vorrebbero vedere se la frattura si e’ ricomposta, per iniziare con i pesi ed il rafforzamento….” “Eh no… troppo presto… Impossibile”… “Si ma..” E le parole mi muoiono in gola, perche’ mi tende la mano e “Mi scusi devo andare”. Appuntamento il 15 maggio.
Rimango li immobile, poi come al solito impulsivo, reagisco. Telefono al mio dottore (che mi ero scordato fosse in Brasile) il quale mi risponde come fosse in ambulatorio… “Vai tranquillo, Iron, ti faccio fare una lastra con l’urgenza.” 
Difatti stamattina ore 8.15 (altra sveglia alle 6.00) avevo gia’ fatto la mia bella lastra al gomito. Pero’ il risultato fra 7 giorni -lavorativi-… Eh si urgenza un cazzo.
Quindi ancora non ho idea di come la frattura e’ messa. Che tradotto vuol dire che non so se posso fare un giro in bici. Martedi la gentilissima dottoressa dell’Isokinetic mi fara’ un’ecografia, ce la faremo bastare per capire lo stato della frattura. 
Normale allucinante quotidianita’ della Sanita’ Pubblica. 
Martedi dopo 2 anni di marcamento insistente, Carla ha ceduto. Mi ha accompagnato in piscina e si e’ fatta un po’ di vasche. Thomas e’ stato premuroso e ha capito subito che non andava riempita di indicazioni. Carla, ovviamente contentissima. Finalmente -ha deciso- ricomincia a nuotare. Io mi sono fatto un po’ di vasche d’esercizi camminando, poi essendo molto piu’ fredda che quella dell’isokinetic ho messo il pullbuoy e ho provato a nuotare. Giusto per vedere che effetto faceva. Qualche doloretto, ma piano piano il braccio si e’ sciolto e 6 vasche le ho fatte.
Intanto proseguo la riabilitazione, alternando “palestra” (Laser, tens, massaggio drenante e mobilizzazione) a piscina, con esercizi di riscaldamento e rafforzamento e poi allungamento e -novita’! novita’!- ieri 5 minuti filati di nuoto. Sempre meglio. Pero’ ieri sera il braccio era molto dolente. Ma una dolenza buona, dicono. Non che per me faccia differenza, io sono un carrarmato: avanti tutta.
Quindi, Maiorca e’ sempre in bilico, ma con tre settimane di riabilitazione dovrei essere in grado di partire, e finire, sia pure con molta calma. Navigazione a vista, come sempre.

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