70.3 Pola – 18 settembre 2016

La finale del TriClub a squadre sta diventando una bella abitudine… Quest’anno (di nuovo) a sorpresa, ci siamo qualificati a Pescara, mentre eravamo convinti (ed eravamo certi) lo fossimo di diritto, con il podio 2015. E quindi tocca andare… Oltretutto lo sponsor ha destinato una discreta somma per sostenere la trasferta…
Stavolta, pero’ lo faccio pure io. Perche’ a stare fuori una volta va bene, ma due no. Per l’occasione, pero’, mi muovo tardi, e il bel hotel e’ pieno. Oltretutto cambia la zona cambio, e la comoda zona cambio in citta’ viene abolita: tutto a Verudela, start, T1 e T2. E le mie prenotazioni in centro non servono a nulla. 
Nei dintorni trovo un villone enorme ad un prezzo stracciato, fa sempre parte del complesso Arena Turist, le recensioni sono ottime…
Venerdi, in mattinata partiamo. Un viaggio lungo, via Venezia e Trieste, poi una ventina di km di strada normale in Slovenia e altri 60 in Croazia in autostrada. Paesaggi noiosi, ma siamo a Pula a meta pomeriggio. La villa e’ bella, peccato che da subito mostri la sua peculiarita’. Essere abitata da ragni e scorpioni, di diverse misure e colori (solo i ragni, per fortuna). Inoltre altri sconosciuti insetti mangiano la calce del bttiscopa e ci ritroviamo un mucchietto di roba ogni mattina.
A Carla non piace per nulla, questa cosa, ma purtroppo altre sistemazioni non ci sono. Comunque 2 camere da letto, 2 bagni, una cucina e un bel ingresso. Quindi la presa di possesso prende troppo tempo e non riusciamo a registrarci per tempo. Sara’ per domani, Ora incombe la Flag Parade delle squadre qualificate e il pasta Party!

Salutiamo anche la Dimitrieska, vera factotum dell’evento….
Il giorno dopo subito la registrazione, poi il briefing e infine pranzo lunghissimo dove distribuisco l’omaggio di Gianluca, molto apprezzato: un vasetto di miele di Sulla Spartans Pola Edition. E poi tutti al bike check in.

Siamo tutti uno a fianco all’altro, praticamente all’uscita della bici. Le sacche da prendere una votla usciti dall’acqua sono li’, a portata di mano, letteralmente….

La notte scorre veloce, e la mattina siamo tutti pronti per la foto… Ma ormai e’ tempo di andare allo start.

La Rolling Start ha rovinato tutto. partenza a 5 alla volta e frazionati di 3 secondi. Bah.Comunque sono in acqua. Subito a disagio, la muta stretta, voglia zero e sta cacchio d’onda fetente traversa che non aiuta. Il vento spira da una parte, la corrente dall’altra, in breve sono sotto le boe e faccio molta fatica a rientrare per girare. Due lati del triangolo me la cavo,ma nell’ultimo perdo l’orientamento, non riesco a tener ela linea e sbando all’esterno paurosamente. Nessuna barca a sostegno, con le mie forze riesco a fatica a rientrare e alla fine esco: 1.05 incredibile.

Comunque ora sono in bici, e nonostante tutta la preparazione per la Oetztaler, fatico anche qua. In piu’ un diluvio di acqua mi coglie fra il 30imo e il 70imo km, e se da una parte non ho problemi ne’ di caldo ne’ di freddo, la guida, con le strade allagate e’ problematica, nonostante i cerchi in alluminio. 

Con molta pazienza (e parecchie madonne) arrivo in fondo, ora ho solo una mezza maratona, e visto che ultimamente ho pure corso, nonostante tutto corro. Anche se (accidenti a loro!) i primi chilometri assomigliano piu’ ad un trail (per i continui su e giu’ anche bruschi) che ad una corsa, ma quando finalmente arriviamo in citta’ finalmente posso corricchiare.

Raggiungo Roberto, uno dei nostri, e con lui faccio gli ultimi chilometri, poi lo splendido arrivo dentri l’Arena di Pola, praticamente un Colosseo.

Bella anche la medaglia, con l’arena in rilievo, ovvero il monumento principale del posto, come usa da un paio di anni nel circuito WTC. Ma la giornata non e’ finita… Dobbiamo scoprire come ci siamo piazzati nel Campionato…

Con sommo rammarico ma festeggiando comunque, scopriamo di essere terzi nella nostra divisione anche quast’anno: e dire che come punteggio totale siamo quinti assoluti, fra tutte le divisioni. Mannaggia. Primi gli svizzeri, secondi gli austriachi e terzi noi. E’ festa comunque, dicevo, confermarsi in Europa non e’ certo facile, anche se al terzo posto.

Anche il mitico Daddo ha voluto festeggiare con noi!

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