In verita’ io speravo che in finale ci andasse San Francisco, battuta invece dai Green Bay Packers nella finale di Conference quindici giorni prima per 23-10. Tuttavia assistere ad un Superbowl non e’ cosa di tutti giorni, e ne ero ben felice, dopo le nottate passate davanti alla tv sintonizzata sul decoder di D+. Dopo un blando tentativo di trovare biglietti da un bagarino (i prezzi fluttuavano sui 750 dollari a biglietto, circa un milione e trecentomila lire, 700 euro), anche a partita iniziata, decidemmo di lasciar perdere. Per la cronaca i Green Bay presero una sonora lezione dai Denver Broncos.
Cosi’, il nostro viaggio negli States continuo’ a Las Vegas, dove mai avremmo pensato di convolare a nozze. Si, il nostro matrimonio lo celebrammo il pomeriggio del 31 gennaio 1998 a Las Vegas, in una delle tante chiesette con un cerimoniale preconfezionato. Ma le emozioni furono fortissime, e il fatto che a cerimoniare fosse la sacerdotessa Lauren, ed il testimone fosse Tom ci sembro’ la cosa piu’ bella del mondo.
Ora possiamo dire che fu vero amore (perche’ siamo ancora insieme e innamoratissimi), e con la registrazione (secondo la convenzione di Amsterdam) del matrimonio in Italia io e Carla siamo -a tutti gli effetti- marito e moglie.
Quindi -stasera- per festeggiare siamo andati al Marco Fadiga Bistrot, qualche anno fa genio incompreso della cucina bolognese, nota per amare la quantita’ piu’ che la qualita’, e costretto ben presto a limitare i suoi orizzonti ad un luogo piu’ ristretto. Avevo un ottimo ricordo, in parte cancellato da questa cena, con camerieri poco produttivi, attes eun po’ troppo lunghe e una cena sufficiente ma non eccelsa. Sushi nella norma e plateau di pesce (cotto e crudo) eccellente, abbondante e di ottima qualita’, mentre lo champagne era poco consistente in bocca, a fronte di ottimi profumi. Dolci eccessivamente grassi. Prezzo, quindi, eccessivo.
Ah, beh, oggi niente sport: un tempo da lupi…
bella storia fede! complimenti