Timidi miglioramenti

Insomma, dai, oggi non e’ andata malaccio. Spero che nessuno si offenda, ma oggi posso definirlo un allenamento di bici, ovviamente con il coach (da solo non posso definirli tali). Con la Aegis, la bici da IM, Stradelli Guelfi (piatti piatti) 16,5 km dal km 1 alla rotonda di Poggio Piccolo e ritorno. Due volte. All’andata sempre padellino a 110 rpm (incredibile ma vero ci sono riuscito!) con 3 fuori sella 53-12 di un chilometro per andata. Il ritorno un chilometro a padellino agilissimo e un chilometro rapportone 53-14 costante intorno ai 36 con punte di 40 (nelle prime ripetute). Alternando chilometri a volocita’ costante a chilometri costanti per 800m e fuori sella negli ultimi 200m con il 53-12. Per finire Via dell’Industria in scia.

Certo, quando pesta sui pedali viaggia a 45 di media, lui, e per farmi ancora piu’ male si mette in mono pedalata a fianco a me che sono allo spasimo con il rapportone. E mi supera pure… Altro pianeta, insomma. Del resto se a livello nazionale del suo gruppo militare e’ ancora in prima squadra, un motivo ci sara’, no? Io ringrazio che lui si abbassi ad allenare un modesto nuotatore, una neanche lontana controfigura di ciclista e un fantasma di podista. Per di piu’ assai poco incline alla fatica fisica. Assolutamente irriverente e indisciplinato.

Intanto alla fine dell’allenamento ero 82,7 kg (certo, senza piu’ una stilla di sudore…) e quota 78 e’ sempre piu’ vicina. Da 89,3 che ero il 5 febbraio. Ho ancora 30 giorni esatti per arrivarci. Direi che adesso e’ il mio obbiettivo primario.

La nota negativa e’ che il piede destro fa i capricci ed ora il dolore e’ ben localizzato (Ettore leggi che e’ per te) nel cuscinetto subito sotto l’attaccatura del quarto dito, l’habitat ideale del neuroma di Morton, insomma. Sara’ una maratona infinita…

Il tracciato

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