Certo, quando pesta sui pedali viaggia a 45 di media, lui, e per farmi ancora piu’ male si mette in mono pedalata a fianco a me che sono allo spasimo con il rapportone. E mi supera pure… Altro pianeta, insomma. Del resto se a livello nazionale del suo gruppo militare e’ ancora in prima squadra, un motivo ci sara’, no? Io ringrazio che lui si abbassi ad allenare un modesto nuotatore, una neanche lontana controfigura di ciclista e un fantasma di podista. Per di piu’ assai poco incline alla fatica fisica. Assolutamente irriverente e indisciplinato.
Intanto alla fine dell’allenamento ero 82,7 kg (certo, senza piu’ una stilla di sudore…) e quota 78 e’ sempre piu’ vicina. Da 89,3 che ero il 5 febbraio. Ho ancora 30 giorni esatti per arrivarci. Direi che adesso e’ il mio obbiettivo primario.
La nota negativa e’ che il piede destro fa i capricci ed ora il dolore e’ ben localizzato (Ettore leggi che e’ per te) nel cuscinetto subito sotto l’attaccatura del quarto dito, l’habitat ideale del neuroma di Morton, insomma. Sara’ una maratona infinita…