A meta’, poco prima del Maneggio, c’e’ la salita (questa, ma dal km 3) che porta a Ca’ di Pippo e poi al Santuario del Monte delle Formiche. Senza pensarci granche’ abbiamo preso questa strada, e in breve mi sono ritrovato il cuore 170 battiti, con strappi del 13/14%. Fino agli ultimi -durissimi- tornanti al 19% (cimitero) e 23% (strappo finale del piazzale). Devo dire che si’, e’ piuttosto dura, ma Luminasio rimane ancora la peggiore. Ho fatto bella figura, pero’ il coach non me l’ha omologata perche’ siamo partiti da Zena, ha detto che devo farla da Pizzano, allora si’ che la musica cambia. Ok, la faremo da Pizzano. Dato che poi avevamo fatto pochino, siamo risaliti da Torre Arabella per ridiscendere dalla Val di Zena, incontrando il mitico Bracco (finisher alla Tough Guy) all’incrocio di Botteghino. Vento anche oggi, ovviamente contrario, ma anche un bel po’ fresco, come solitamente ad ottobre inoltrato.
In serata prima seduta di nuoto del corso alla Record con Ruggio e i ragazzi dello scorso anno. Niente di che, giusto per riprendere ritmo, perche’ molti sono 3 mesi che non nuotano. 1050 metri con 25 sprint Misti e a stile a 45″, e 50 a stile a 1’10”, con rilevamento battito (138 bpm dopo 4, 158 bpm dopo 8), infine gambe, ridotte per me che “avevo gia’ dato”.
La scalata al Monte delle Formiche
*Nel senso che le salite mi cominciano a piacere sul serio: comincio anch’io a provare quel nonsoche’ per la faticaccia, la sudata, il cuore in gola quando affronto uno strappo. Certo, smoccolo, mi pento… insomma, barcollo ma non mollo.