B&B

Che non sta per “Bed & Breakfast”, ma per Bruciagrassi (ieri) e Benedello (oggi). Bruciagrassi cricetosa, ai Giardini Margherita, tanto che ad un certo punto sono uscito dai giardini stessi e ho allungato un po’ nei dintorni, cercando di non avvelenarmi troppo con i fumi di scarico del traffico bolognese. Poca roba, 44 minuti con tanto freddo (9 gradi alle 8 di mattina in questo settembre anomalo) ed i primi problemucci che mi porta, quali i muscoli un po’ troppo freddi che danno qualche tirotto.

Stamattina, invece, l’anatema di Gianni e’ esploso fragoroso (Ti manca Benedello!, un giorno ha detto) e non potevo piu’ procrastinare un tale affronto. Cosi’, bici in auto, un’ora abbondante per arrivare a Marano (fondovalle Panaro). Dal parco fluviale si sale qualche chilometro, si oltrepassa La Casona e la prima deviazione, Coscogno (che pure non scherza, con 18 tornanti in 5 km per un dislivello di 300m), ma alla seconda, -che non gli si darebbe 100 lire- dove c’e’ un unico cartello, “Benedello” un po’ invecchiato, si gira. Per oltre 9 km non succede nulla (strada dissestata e cavallette a parte), o quasi. Falsopiano anche regolare in salita con punte massime del 6, 7 %. E gia’ immaginavo di telefonare a Gianni sacramentandogli per aver decantato una salita che non aveva niente di speciale.

Poi, poco prima dell’abitato di Benedello, la strada spiana ulteriormente per poi girare a destra, in una semicurva e in 50 m si capisce perche’ la salita diventa memorabile. 50 metri, dicevo, al 20%. Nessun problema, mi sono detto, mi alzo sui pedali e vado. La prima sensazione e’ stata che le gambe mi esplodessero. Poi, superato lo strappo (fatto in apnea anche per il passaggio di ben 2 auto diesel sgasanti che mi hanno affumicato) ecco il peggio. Non spiana, anzi. Continua per un paio di km ad un abbondante 10%. Qui, lo ammetto, ero in crisi profonda, e solo per una fortissima forza di volonta’ non ho messo il piede a terra, mentre il cuore andava per i cavoli suoi oltre i 170 battiti.

Poi piu’ nulla, per fortuna. Si raggiunge la strada per Pavullo, ma nonostate la copiosa sudata ero freddo “dentro” e alla prima deviaizone a destra (Coscogno, appunto) sono ritornato in fretta a Marano. Luminasio rimane ancora insuperabile come durezza, ma quel pezzettino di strada a cavallo di Benedello me lo ricordero’ per un po’…

In serata una delle ultime corsette abbinate ai Festival dell’Unita’ della provincia, a Villa Torchi in quel di Corticella con un bel percorso lungo il (puzzolente, in verita’) Navile, la parte che non abbiamo mai fatto (dopo il Sostegno, cioe’) e ritorno un po’ trafficato, ma tant’e’. Credevo di non avere gamba, ed invece ho fatto il pezzo in sterrato bene, e mi sono anche divertito, pensando ad una CCC che un giorno faro’ (certo, la’ e’ montagna pura, qui e’ semplice sterrato…). E finalmente anche Carla ha superato il muro dei 6’/km correndo i 6,56 km del tortuoso percorso in un onorevole 5′.58″/km che prelude ad ulteriori miglioramenti.

La Bruciagrassi

Benedello

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *