Gelato al pistacchio e al pepe, sfoglietta di mortadella e cioccolato, verdure candite. Ma eravamo gia’ deliziati dalle cappe sante (anche se “estreme”) e dall’orata con i carciofini, in cui la mortadella faceva capolino nella purea di patate… Serata conviviale, con 50 persone 50 a condividere questa serata, e l’omone stesso. Citazione di merito al pane, finalmente un Pane con la P maiuscola.
Altre serate (sono previsti Bottura e Cedroni, fra gli altri) seguiranno, purtroppo i posti sono stati bruciati in pochi minuti, come l’iscrizione ad un Ironman USA, ma sono certo che altri monumenti della cucineria italiana arriveranno, e noi faremo in modo di esserci, perche’ non ci si sazia, e’ bene dirlo, (per questo c’e’ Sandoni. prima, e il Maalox dopo) ma si ottengono sensazioni inimmaginabili.
Unica nota non positiva, l’abbinamento dei vini (tutti spumanti MonteRossa, altissima qualita’, e’ bene dirlo,) ma forse troppo importanti e un po’ soffocanti. Eccezionale il Rose’ brut, il Prima cuvee, meno il Saten, eccessivo per i ravioli delicatissimi.