E meno male.

No, perche’ se stavo bene mi sarei incavolato di brutto. Bologna, 16 maggio 2012 11 gradi, pioggia battente in mattinata. Insomma miglior settimana per riposare (dalla bici e dal nuoto, la corsa si, ieri) non la potevo studiare. Polso sempre meno dolente, ma non certo in grado di sopportare un manubrio da bici (gia’ e’ tanto che riesca a guidare e fare alcune cose che faccio normalmente con la destra), per cui posso considerare solo di correre. 
E ieri sera ho corso, a San Lazzaro, con Carla impegnata nella sua seduta di salite, ho fatto il giro solito, pertando dal Parco dei Cedri, tutta la ciclabile fino a via Jussi, costeggiando la piscina e lo stadio, tutta via Palazzetti, a sinistra su via Fonde’, destra per via Conti fino alla via Emilia, dfa cui ho svoltato a destra per via Andreoli, ritornando su via Fonde’. Da qui sono velocemente ritornato alla macchina perche’ con Carla avevo detto “un’oretta e poi e poi“, in realta’ mi sentivo molto bene e avrei fatto anche di piu’ di quanto in realta’ ho fatto, ovvero un’ora ed un quarto. Passo molto lento, ma importante era mettere chilometri nelle gambe.

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