Siamo rientrati da Maiorca lunedi, e neanche atterrati pensavamo, io e Carla, di come tornarci al piu’ presto. Preventivamente ho prenotato una settimana in un Aparthotel a cavallo dell’ironman di settembre, perche’ non si sa mai. Maiorca ha dalla sua un volo breve (e diretto), la economicita’ di base e il fatto che molti posti dove alloggiare hanno questa formula dell’aparthotel, dove comunque ci sono le comodita’ degli hotel, ma se uno vuole puo’ non essere vincolato ai pasti e organizzarsi in camera (mini appartamenti).
Con il ritorno sono anche riprese le sedute di fisioterapia, con Giovanni a strapazzarmi il braccio e io a seguire gli esercizi pedissequamente. Ma anche le sedute di corsa (domenica e mercoledi), perche’ comunque alla fine a Pescara non voglio trascinarmi nella mezza. Rimane l’incognita della bici, dove il mio fisico sembra soffrire moltissimo, specie la parte di “core” ovvero addominali e lombari che in questo stop forzato sembrano essere ritornati ad uno stadio embrionale.
Domani ritentero’ un’uscita di bici, a vedere l’effetto che fa, mentre tutte le mattine mi dedico a rafforzare la schiena con il ponte, plank, superman e lombari. Venerdi nel primo pomeriggio siamo stati costretti ad andare a Riccione, dato che i simpatici bravi ragazzi dell’Aula C della facolta’ di Scienze Politiche di Bologna, miei non voluti dirimpettai hanno organizzato un veglione (il settimanale veglione, posso affermare) di capodanno per la serata, con la complicita’ delle Istituzioni, che metaforicamente (?) hanno deciso di mettersi a cul busone e farsi inculare a ripetizione, per dirla alla francese.
Ovvero resistenza zero, lasciando praticamente in balia di teppisti un palazzo storico (e qui ci mettiamo anche la Sovrintendente ai Beni Artistici, complice pur’ella), costringendo decine di famiglie a non dormire (le “feste” sui protraggono fino all’alba con musica a volume altissimo) e come risarcimento di tutto cio’ i muri della via imbrattati, i portoni decorati da ogni sorta di escrementi viscerali e purtroppo non succede mai nulla.
Quindi a Riccione sabato mattina, a Firenze il tardi pomeriggio perche’ oggi, domenica avremmo corso la DJTen, evento nato per gioco dal DJ ri radio DJ Linus e diventato in pochi anni un evento con oltre diecimila persone a Firenze (e Milano) a correre insieme. Purtroppo con il tempo l’organizzazione ha dovuto cedere sulla distanza, ad esempio,perche’ far arrivare dodicimila persone in piazza Santa Croce era diventato impossibile, cosi’ il percorso ha subito una scorciatina con l’arrivo in lungarno.
I miei 8840 metri si sono sviluppati benino: fino ai 3 e mezzo camminata veloce (sempre quei dodicimila tutti assieme in una via larga 4 metri), poi un po’ meglio salendo in cima a Piazzale Michelangelo,ed infine nell a lunga discesa fino al lungarno dietro Santa Croce.