E meno male che dopo c’e’ la discesa, dove qualche posizione riesco a recuperarla, o ad attaccarmi a qualche gruppetto. Si, perche’ dopo il botto non riesco a tenere una ruota neanche a morire, ed oggi c’era pure un bel vento (piuttosto freddo) a sfavore che non ha certo migliorato la situazione (di certo l’umore era nerissimo, vista la mia idiosincrasia per il vento). Cosi’ il mio compagno di squadra Alessandro S. a momenti riusciva a fare meglio, lui che e’ partito adagio, ma ha mantenuto un passo costante. Mica come me, che ho fatto 2 fiammate e poi si e’ spenta la luce. Cosi’, 71 km (scarsi) per 2h e 50′, ad una media oscena di quasi 26 kmh, per un percorso con difficolta’ minime (solo la salita di Montegrimano Terme, oltre al vento fortissimo). Pero’, come dico sempre, mi sono divertito.
Meglio, inizialmente almeno, il Greguràtt, che e’ partito dietro ed ha rosicchiato posizioni (asfaltandomi ai 47 all’ora, quando -ancora per poco- ma ero ancora vivo) fino a quando ha sbagliato strada (per fortuna che lui ci abita da queste parti…) ed ha fatto un percorso autogestito.
Sabato con una forza piu’ simile alla disperazione che ad una volonta’ di ferro, ho accompagnato Carla ai Giardini per un 30 minuti di corsa e 5 km abbondanti, cosi’ ridendo e scherzando e’ stata sotto ai 6’/km. Temo che a Genova, nella mezza del 19 aprile, sara’ cattivissima (chi ha orecchie per intendere, intenda)…