In alcuni tratti mi sono sentito bene, e il test con la Specialized con il 53-29 e’ stato positivo: e’ molto probabile che usero’ questa a Montecarlo, se riesco a fissare le appendici per bene. Bene anche la salitella ignorante di Dozza presa dalla Val Sellustria, 5 mini strappi ma duri. La gamba c’e’, almeno sul breve. Peccato che a me il vento metta di pessimo umore, e lungo gli ultimi 30 km per ritornare alla base sono stati molto impegnativi, soprattutto mentalmente (ho esternato rumorosamente la mia contrarieta’ agli eventi meteo) e il fatto che non tenessi la ruota ne’ del coach ne’ di Daniele mi ha mandato oltremodo in crisi: immagino che anche il coach ne avesse la scatole piene di me, alla fine. Anche oggi, comunque, 100 km…
Ritornato appena in tempo per godermi con Carla la cerimonia di apertura dei giochi di Pechino, ma acceso il braciere ci siamo avviati per Loiano per l’ennesima fatica del Challenge. In effetti queta era veramente una faticaccia, con un su e giu’ per i boschi con un paio di salite varmente alpinistiche. Ad aggiungere difficolta’ il terreno sabbioso e friabile che non consentiva presa al piede e spesso si richiava di gattonare. Alla fine un’altra giornata molto stancante, sperando che oltre all’evidente calo di peso (aiutato anche dal ripristino di una dieta quasi ferrea) tutta questa faticaccia sia anche allenante. Per chiudere, essendo venerdi’, ci siamo anche sobbarcati il viaggio per il mare, dove domani mi raggiungera’ Roberto che vuole tentate la scalata al Carpegna (in bici) e, stavolta, cerchero’ di farcela pure io.