Ti pareva?

Ovviamente quando stai bene, gli allenamenti seguono una certa continuita’, insomma quando tutto sembra girare per il verso giusto… Ecco l’inghippo! Niente di meno che la neve! Con la neve tutto diventa difficile. In bici diventa molto pericoloso, e quindi o si fanno i rulli o si salta, di corsa va meglio, ma il disagio c’e’ sempre. E poi, dai, oramai siamo a marzo, che c’entra la neve??? Cosi’ domani mi toccano i rulli, di nuovo!

Sabato, dunque, avevo la famosa uscita con il coach, ed io puntualissimo alle 11.10 ero davanti al suo studio. C’era anche L., una forte duathleta che non disdegna i triathlon. Costei sarebbe stata la nostra “moto”, perche’ io -si sa- in bici non sono forte. Costa ed il quarto partecipante, M. un ex valentissimo ciclista, ma ex e fuori forma, hanno subito messo le mani avanti: “E’ la nostra prima uscita”. Anzi, la prima cosa che il coach mi ha detto dopo il buongiorno e’ stata “Se mi seminate, e lo scrivi sul blog ti uccido”. Tranquillo, coach, la tua gamba e’ sempre fortissima, magari alla lunga ti stanchi, ma il cinquantello non ha scalfito la scorza di atleta!

Ed anzi era sempre prodigo di suggerimenti e consigli perche’ io svolgessi un vero allenamento (quale e’ comunque stato, visto che L. viaggiava sui 30 all’ora (anche s ela media risulta bassa per le numerose soste). Certo il percorso e’ stato oltremodo piatto, ma alla fine le mie gambe erano comunque provate.

Da allora il sole non si e’ piu’ visto. Domenica, pioggia, forte e deprimente. Lunedi, pioveva anche piu’ forte e disperato mi sono messo sui rulli, un’ora ed un quarto, con la forza mentale di colui che piega di cucchiai. In serata seduta di nuoto che speravo defaticante ed invece e’ stata distruttiva,

Ieri, martedi, in bici ci si poteva andare (con un po’ di fantasia), visto che ha smesso in mattinata, ma ho ripiegato per una seduta di corsa, nella speranza che oggi il tempo fosse clemente. Ha nevicato, altroche’! Cosi’ ho concesso a Gianni di fustigarmi ancora sulle sue strade, le colline dietro Savignano, nonostante la tenuta tecnica per la neve in strada (Salomon da trail e ghette): lui con delle normalissime Adidas mi lasciava vedere solo le terga. Un’ora di pura sofferenza per un collinare che spero mi tornera’ utile.

Vorrei infine istituire 2 giornate dell’imbecillita’ della dirigenza sportiva. Una e’ il 27 febbraio, la domenica appena passata, che ha visto la Fidal fissare i campionati italiani societari ed individuali di cross nello stesso giorno della Roma-Ostia (monumento delle mezze maratone) e il 12 giugno, data “storica” per il triathlon italiano perche’ la WTC (quelli dell’Ironman con il puntino) ha fissato per tale data il 70.3 di Pescara, e la FITri, che ha stilato il calendario gare dopo, a meta’ gennaio, quando Pescara era gia’ fissata e conosciuta, ha pensato bene di mettere, proprio il 12 giugno, un 70.3, a Nibbiano, e potrei quasi scommettere che diventi campionato italiano. Veramente due pensate geniali, da tipici dirigenti che non vedono al di la’ del proprio naso e pensano solo al proprio orticello. Alla fine poi chi paghera’?

Insomma, ci si lamenta che l’atletica e il triathlon non siano il calcio (visibilita’, fondi, mezzi, impianti etc.), e poi si commettono certe stronzate (non si possono definire altrimenti). Un po’ come se in una serata di Champion League si facesse giocare la Nazionale. Quanto diurerebbe il presidente della FIGC?

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