Giovedi sono ritornato su per queste “erte” che avevo fatto una volta sola anni fa. Mano a mano che procedevo nella salita, la gamba sembrava migliorata, la fatica sempre la stessa: immane. Un signor giro, perche’ partiti (ero con un altro) dalla Pulce, abbiamo percorso la valle d’Idice a salire fino a Monterenzio, da li’ siamo passati in Valle del Sillaro, arrivando giusto davanti al Villaggio della Salute, e da li’ raggiungendo Sassoleone. Ridiscendendo abbiamo imboccato la strada che porta a Sassonero e siamo passati per le eliche (capendone anche il perche’) con l’intenzione, di nuovo nella Valle d’Idice di passare in Val di Zena per la strada che passa dal Monte delle Formiche. Pero’ una volta al bivio eravamo veramente cotti. E abbiamo semplicemente tirato dritto. Siccome io non fermo mai il Garmin, dentro ci sono tutte le soste (bere, mangiare etc…)
E poi che gia’ mercoledi mi ero sparato un andirivieni sulla fondovalle Savena per tenere in tiro la gamba, martedi solo un diecimila di corsa, seguito da una seduta di nuoto con Jacopo alla piscina dello Stadio. Nel report mancano i 3 x 75m + 2 x 100m gambe. A voler mettere i puntini sulle i.
Oggi riposo, anche perche’ ho qualche problemino fisico, ma la settimana non e’ finita: domani giro in bici con il gruppo (e saranno altri 100 km, almeno) e domenica (se ce la faccio) maratonina, sempre in preparazione della maratona del 22 aprile. E peccato per la campestre di domani pomeriggio che dovro’ saltare, visto che non potro’ essere in bici e contemporaneamente a correre.
Qualcuno dovra’ impegnarsi davvero, a fine giugno… Perche’ non voglio che vinca facile…