Infatti nemmeno alle 11.00 aggredivo (!) la ignorantissima salita della valle Sillaro, che non ha pendenze allucinanti, ma strappetti brevi seguiti da discesine stupide che spaccano le gambe. Almeno fino a Piancaldoli, che, come ho gia’ avuto modo di raccontare e’ il paese costruito al 10% fisso. E da li’ le pendenze rimangono sempre attorno al 7/8%.
Alla fine pero’ sono arrivato al Passo della Raticosa senza neanche troppa fatica, tanto da meditare di allungare fino al Passo della Futa, ma non avendo molto tempo per io 13 + 13 km che servivano, ho rimandato. Pero’ sono sceso per Monghidoro e Campeggio, tornando cosi’ sulla Valle d’Idice e rifacendo il percorso della volta scorsa, con il solito pezzo da Ozzano a Castel San Pietro sulla via Emilia, trafficata e vallonata, controvento.